Stadio al Como per tanti anni
La politica apre al maxi progetto

Rapinese: «Parliamone» - Minghetti: «Serietà buon punto di partenza» Butti: «Strada giusta»

Como

Dal mondo politico arrivano parole di apertura su una concessione molto lunga al Calcio Como. A porre il tema il direttore generale della società Carlalberto Ludi : «La vendita del bene o la concessione per 99 anni sono gli unici due strumenti in grado di rendere sostenibile il progetto che abbiamo in mente – le sue parole – ma mi metto nei panni delle amministrazioni e posso comprendere serva tempo per fidarsi».

Discussione già iniziata

E la politica, al di là degli schieramenti, se esclude la vendita (si tratta, tra l’altro, di una struttura vincolata), è pronta a discutere di un maxi progetto di riqualificazione dell’impianto, a fronte di un affidamento lungo al privato. «Il Sinigaglia non è uno degli stadi più belli d’Italia, è lo stadio più bello del mondo. Punto - commenta Alessandro Rapinese , candidato sindaco con la sua omonima lista civica -. Detto questo, purtroppo, è un impianto sportivo comasco e, come tutto il patrimonio comasco, da decenni è amministrato da soggetti che l’hanno raso al suolo. Il Calcio Como vuole comprare il Sinigaglia? Non è possibile. Lo vuole in concessione per 99 anni? Parliamone». Poi si spiega meglio: «Per me possono essere anche pochi, quello che mi interessa è cosa scriveremo nella concessione. Quando mi siederò al tavolo con la dirigenza del Calcio Como avrò di fronte chi ha già dimostrato di volere bene al territorio, ma tengano bene a mente che se vogliono un pezzo così importante della città più bella del mondo dovranno mettere sul tavolo un progetto ambizioso, sostenibile e che vada a totale vantaggio della città. E sei tifosi». Barbara Minghetti , che correrà per il centrosinistra, dice: «Sarà un tema molto importante e molto affrontato ai tavoli della coalizione. Abbiamo l’opportunità di avere a Como una proprietà così seria, consolidata e affidabile, che ho avuto la possibilità di incontrare per altri motivi, con cui si potrà avviare un dialogo proficuo. La durata della concessione sarebbe uno degli oggetti su cui discutere a lungo, a fronte di progetto di riqualificazione. Credo che la serietà e l’affidabilità della proprietà siano un buon punto di partenza».

Ieri l’assessore all’Urbanistica Marco Butti è intervenuto pubblicamente dicendo che «la modalità della concessione a lungo, anche lunghissimo termine, è quella da preferire» e ribadendo la necessità di riqualificare lo stadio, ma anche «la realizzazione di un parcheggio interrato e conseguente pedonalizzazione dell’area, salvaguardia delle storiche realtà presenti, aree commerciali (no grande distribuzione) e ricettive, pista ciclabile intorno al campo, connessione con la passeggiata Gelpi e i giardini».

La legge sugli stadi

La legge sugli stadi era stata seguita in prima persona dal deputato di Fratelli d’Italia A lessio Butti che oggi oltre a dire che lo stadio non si può vendere, giudica positivamente l’ipotesi della concessione, anche se magari non per un periodo così lungo, ma tutto andrà valutato in base alla proposta, sottolinea come «la legge sugli stadi consente di fare interventi importanti da concordare con il Comune». G. Ron.

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