Sulla maturità lo spettro del Covid. Il rischio: finire gli esami a metà luglio

Scuola Domani tutti in aula per il tema. Ma preoccupano il ritorno del virus e il rischio di ritrovarsi con studenti e docenti positivi

Como

L’incognita Covid aleggia sulla maturità. Con la ripresa dei contagi e il ritorno delle prove scritte, l’esame di Stato rischia di terminare a metà luglio.

Domani torna, dopo due anni di assenza proprio a causa del virus, il tema di italiano. Quindi giovedì la seconda prova scritta.

Le commissioni hanno deciso la data d’inizio dei colloqui, l’ordine di precedenza fra candidati esterni e interni ed è stata estratta la lettera da cui cominceranno gli orali, con le prime convocazioni da lunedì prossimo.

Ma, la preoccupazione principale ora riguarda l’infezione del virus: con i numeri dei positivi in salita, il rischio è avere un numero elevato di studenti e componenti delle commissioni affetti dal Covid. Ciò significherebbe ricorrere alle prove suppletive e, in alcuni casi, trovare i sostituti per i docenti e i presidenti malati.

Al momento, la situazione è sotto controllo, ma è tenuta d’occhio con molta attenzione.

Ieri si sono riunite le commissioni: un presidente risulta malato

«Fra docenti e alunni qualche caso ci sarà – commenta il preside del Setificio Roberto Peverelli – sarà una situazione da gestire, visto che i numeri sono in risalita».

Alla Da Vinci Ripamonti una candidata si è negativizzata proprio a ridosso dell’esame: «Per il momento sta andando tutto bene – aggiunge la dirigente Gaetana Filosa – speriamo continui così». Al Caio Plinio, c’è un presidente malato e uno studente che, molto probabilmente, non potrà fare gli scritti. Anche in questo caso, la preoccupazione è che qualcun altro si ammali.

Stando alla circolare del ministero dell’Istruzione, gli studenti che, «per sopravvenuta impossibilità dovuta a malattia o ad altri gravi documentati impedimenti», non possono uscire di casa per le prove scritte, obbligatoriamente da effettuare in presenza, «vengono rinviati alle sessioni suppletive», previste per mercoledì 6 e giovedì 7 luglio. Invece, per quanto riguarda il colloquio, c’è la possibilità di sostenerlo in video conferenza. Altrimenti, l’alunno sosterrà la prova «in altra data entro il termine di chiusura dei lavori previsto dal calendario».

Anche per le commissioni e le sottocommissioni è prevista una modalità telematica che possa permettere il corretto svolgimento dei lavori, qualora uno o più membri risultassero positivi al Covid. Si può ricorrere alla videoconferenza o ad altre modalità sincrone. È prevista, ovviamente, anche la sostituzione dei componenti malati.

Una prova per circa 370 studenti di tutta la provincia

Domani circa 3700 comaschi affronteranno il primo scritto della maturità. Dopo due anni di maxi orale, l’esame tornerà ad avere le prove scritte. Si comincia mercoledì alle 8.30 con il tema d’italiano: durerà al massimo sei ore e varrà 15 punti. Il secondo scritto sarà giovedì, sempre alle 8.30. Varrà al massimo 10 punti. Dopo le due prove, l’esame si chiude con l’orale: si parte una settimana dopo il secondo scritto e l’ordine di chiamata degli studenti dipenderà dalla lettera estratta in ogni scuola. Abolita la tesina, si comincerà con l’analisi di un argomento scelto dalla commissione. La valutazione finale rimarrà in centesimi e al credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 50 punti.

Non sarà obbligatoria la mascherina; oltre alla distanza interpersonale di un metro, il Miur ha consigliato alle scuole di predisporre ingressi e uscite separati, oltre alla collocazione di gel igienizzante in più punti degli istituti.

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