Tangentopoli sul fisco
C’è il primo patteggiamento

Sedici mesi all’imprenditore Andrea Butti dell’omonima tintostamperia

C’è la prima sentenza, nell’inchiesta sulla tangentopoli del fisco scoppiata la scorsa estate in città. In tempi record, infatti, davanti al giudice delle indagini preliminari di Como ieri mattina è comparso Andrea Butti, imprenditore titolare dell’omonima tintostamperia di Como, accusato di aver allungato 9mila euro per oliare i meccanismi dell’Agenzia delle entrate ed evitare di dover pagare una maxi multa da parte del fisco.

Butti - ha chiuso definitivamente i conti con la giustizia con un patteggiamento a un anno e quattro mesi di reclusione (con la sospensione condizionale della pena) e il pagamento di 14mila euro di ammenda. Anche in questo caso a fare da trait d’union tra l’imprenditore e i vertici dell’Agenzia delle entrate è stato lo studio commercialista Pennestrì e, in particolare, l’ex fiscalista comasco - ed ex patron della Comense - Antonio Pennestrì, convinto che una manciata di contanti sarebbero bastati a sistemare i problemi tra gli imprenditori suoi clienti e gli uomini del fisco.

Altri indagati, come i fratelli Taborelli, stanno per raggiungere un accordo per il patteggiamento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA