Tangenziale, il secondo lotto è sparito
E il nuovo tracciato passa sulle case

La Regione ha cancellato la conclusione dell’opera, il Comune costretto a fare altrettanto.

La Regione di Roberto Maroni con l’approvazione del consiglio del 9 dicembre (successiva al propedeutico passaggio in giunta del 26 settembre del “Documento di economia e finanza 2014”) ha, di fatto, affossato il secondo lotto originario (quello tra Albate e Albese, di cui c’è il progetto definitivo, costato svariati milioni di euro). Negli obiettivi infrastrutturali prioritari di interesse regionale si legge testualmente, per quanto riguarda il sistema viabilistico pedemontano, che il secondo lotto della tangenziale di Como viene cancellato (con una riga che indica le modifiche rispetto al testo precedente), mentre viene confermato quello di Varese. Nessun Comune della provincia di Como è, infatti, tenuto, alla trasmissione del Pgt (il documento di pianificazione urbanistica) alla Regione, mentre lo sono quelli di Cantello, Malnate e Varese. Contestualmente nello stesso documento è stato inserito il collegamento Como-Orsenigo nell’ambito della Varese-Como-Lecco (di cui, al momento, non c’è alcun progetto).

Il Comune di Como, che ha predisposto la variante al Pgt, è stato costretto a sua volta a cancellare il secondo lotto e ad inserire il collegamento - per ora fantasma - Como-Orsenigo. La variante è firmata dal dirigente del settore Urbanistica Giuseppe Cosenza, che da anni (fin da quando era in amministrazione provinciale) si batte per la realizzazione integrale della tangenziale così come previsto dai documenti originari del 1999. Ma, come detto, non c’erano alternative.

La beffa, però, ora investe anche i privati. Due i piani attuativi (Holcim e Argent) che prevedono la costruzione di residenze nella zona di Albate. I privati, più di un anno fa, nel predisporre il progetto avevano tenuto conto del tracciato del secondo lotto e solo una manciata di giorni fa, presentandosi a Palazzo Cernezzi per sottoporre le modifiche, si sono sentiti dire che nel frattempo la Regione - e di conseguenza il Comune - aveva tolto quel tracciato sostituendolo con un secondo. E qui la beffa: il nuovo percorso passa di nuovo sui piani attuativi e, questa volta, in mezzo alle case (spostate proprio in vista del passaggio nell’area attigua). Ma, ad oggi, nessuno è in grado di dire se il progetto alternativo (quello in blu nel disegno qui sopra) verrà o meno realizzato. Anzi, è molto probabile che non sarà quello.

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