Tavernola, delitto al centro migranti
La vittima gettata da un balcone

Le lesioni mortali sul giovane del Gambia ucciso compatibili con una caduta dall’alto. I detective della scientifica sono tornati nella struttura dei salesiani a caccia di tracce di sangue

Abdellah Touré, il ventiduenne del Gambia il cui corpo è stato trovato nel parco sul retro del centro migranti di Tavernola, è stato gettato da un balcone o da una finestra della stessa struttura del Salesianum. È l’ipotesi sulla quale stanno lavorando i detective della squadra mobile della Questura di Como, sulla base dei risultati dell’autopsia compiuti sul corpo del ragazzo, il cui cadavere è stato ritrovato l’11 ottobre scorso.

Il medico legale Giovanni Scola, nel corso dell’esame sul corpo - peraltro già in avanzato stato di decomposizione - ha riscontrato uno sfondamento della sommità cranica del tutto compatibile con un trauma riportato nella caduta da diversi metri d’altezza. Una ricostruzione che sarebbe confermata anche dalla frattura alla clavicola e dalle lesioni a un braccio riscontrate sempre nel corso dell’autopsia.

E non è un caso che nei giorni scorsi i poliziotti della scientifica, assieme ai colleghi della stessa squadra mobile, siano ritornati nel centro profughi per eseguire nuovi accertamenti e, soprattutto, per cercare possibili tracce di sangue ripulito nelle zone da dove Abdellah potrebbe essere stato gettato nel vuoto.

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