Ticino, è già tempo
di saldi all’outlet
E Como s’arrabbia

Oggi partono gli “extra sconti” in Svizzera con una settimana d’anticipo sui negozi comaschi. «Ci fanno concorrenza sleale durante tutto l’anno»

Pur con moltissimi frontalieri a casa per le festività natalizie e di fine anno, da questa mattina (con un prevedibile picco nel pomeriggio) non mancheranno comunque le file di auto dirette verso il Canton Ticino. Questo perché a due passi dal Lario iniziano oggi quelli che, tenendo fede al proverbiale pragmatismo ticinese, non vengono chiamati saldi, ma “extra sconti”.

Quello che è certo è che da questa mattina sarà nel Cantone di confine caccia all’affare, con dieci giorni d’anticipo rispetto a Como e alla Lombardia, dove gli attesissimi saldi prenderanno il via soltanto a partire dal 5 gennaio, che quest’anno cade peraltro di sabato, il giorno per antonomasia deputato allo shopping.

E non è un caso, dunque, che un noto outlet ticinese - il Fox Town, a cinque minuti d’auto dal confine - ieri sui social network ha postato con grande enfasi un invito a non mancare al primo giorno di “Extra sconti invernali”, che proseguiranno fino al 3 marzo, con riduzioni fino al 70% “sul prezzo outlet” in molti negozi. Sempre questo noto outlet, per l’occasione, sarà aperto sino alle 21 per quella che è stata ribattezzata come la “shopping night”.

«Non è tanto l’anticipo di una settimana a danneggiarci - commenta da Como Marco Cassina, titolare del negozio di abbigliamento Peter Ci in piazza Duomo e delegato per Confcommercio per il settore abbigliamento - È piuttosto il fatto che molti brand presenti a Mendrisio non fanno vero outlet, che al limite sarebbe un’attività vantaggiosa anche dei negozi al dettaglio che vendono gli stessi marchi. Quanto piuttosto il fatto che producono linee dedicate per vendere esclusivamente negli outlet».

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