Ticosa, allarme sicurezza
Ma l’assessore Negretti tace

Un anno fa Negretti annunciava che l’area era blindata e pulita, ma oggi entra chiunque ed è una giungla - Contattata dopo la denuncia de La Provincia, non parla. Il collega Bella: «Problema reale, bisogna provvedere»

Como

Un anno dopo l’intervento show del Comune per blindare e mettere in ordine l’area della Ticosa, oggi è tutto aperto e chiunque può entrare. All’interno - come abbiamo raccontato ieri - una selva di piante e tanti rifiuti.

Nel novembre del 2018 l’assessore comunale alla Sicurezza Elena Negretti annunciava lo «sgombero definitivo della Santarella» con la muratura di tutti gli ingressi e l’allontanamento di due persone trovate dentro all’edificio. Una soluzione «permanente per impedire per sempre l’accesso». E alla metà dello stesso mese un’operazione di disboscamento e pulizia immortalata dalle foto e dai commenti per «restituire alla città un luogo pulito e in ordine».

Oggi la situazione è completamente diversa. Ma l’assessore, contattata da La Provincia, tace.

Le recinzioni sono a terra, dal lato di via Grandi così come dalla parte di via Sant’Abbondio. Dentro ci sono cumuli di ingombranti, la Santarella ha una grata con un lucchetto ma il passaggio non è affatto murato e si riesce a entrare.

La consigliera Ada Mantovani ha denunciato: «Ci sono infinite situazioni di pericolo, il Comune non può consentire che chiunque acceda senza fatica ad un’area tanto vasta». Reazioni? L’assessore Negretti, delega alla Sicurezza, non commenta, non chiarisce, nemmeno promette. Non una dichiarazione.

Contattato, anche il sindaco Mario Landriscina ha fatto sapere di non voler intervenire sull’argomento.

Diversa la scelta dell’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Bella: «Ha ragione la consigliera Mantovani - afferma - Quella è un’area pubblica e deve essere messa in sicurezza, quel degrado deve essere sistemato. Non è facile perché il terreno è molto vasto, è difficile da difendere e da mascherare. Però in particolare l’accesso da via Sant’Abbondio va impedito».

«Per quanto riguarda la Santarella - riprende - gli uffici mi assicurano invece che ci sono delle grate con i lucchetti. Comunque sia non c’è dubbio, dobbiamo provvedere». Dal Comune però non sanno dare indicazioni certe su modi e tempi.

Nel frattempo la Ticosa è ancora terra di nessuno. O meglio, di tutti coloro che ci vogliano entrare.n 

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