Ticosa, ci sono 95 nuovi posteggi
Sosta a pagamento: 3 euro al giorno

Inaugurata la nuova area di sosta a ridosso del Santarella. L’assessore: «Servirà ai lavoratori» - Il sindaco Landriscina: «Sono sicuro che la prossima amministrazione riuscirà a completare i lavori di bonifica»

Como

Aperti 95 posti auto in Ticosa, la sosta costa 50 centesimi all’ora, tutto il giorno tre euro.

Ieri mattina attorno alla Santarella gli operai della ditta incaricata dal Comune stavano disegnando sul nuovo piazzale le strisce del nuovo parcheggio. Ieri intorno alle 16 il sindaco Mario Landriscina e l’assessore ai lavori pubblici Pierangelo Gervasoni sono passati per aprire formalmente l’area alle automobili. Sono 95 stalli compresi due posti assegnati ai disabili. Le strisce sono blu, la tariffa oraria regolata da parcometri è di 50 centesimi. Ma proprio ieri pomeriggio la giunta ha votato una delibera per definire una tariffa forfettaria valida per tutto il giorno pari a tre euro. Il parcheggio da oggi è fruibile, essendo un giorno festivo non si paga.

«Abbiamo firmato l’ordinanza, da oggi si può parcheggiare – spiega Gervasoni – è un’area a servizio in particolare dei lavoratori della zona. Le tariffe pensate crediamo siano ragionevoli, sono in vigore anche negli altri stalli che abbiamo ricavato tempo fa davanti alla Questura, come pure in via Regina. Questo parcheggio non è provvisorio, rimarrà alla città, indipendentemente dal futuro della Ticosa. Dove chi amministrerà la città potrà progettare parchi verdi, servizi, abitazioni, non prima di aver concluso la bonifica».

Tutto secondo i piani

I lavori negli ultimi mesi sono andati avanti come da cronoprogramma. L’idea di fare un mini parcheggio lato Santarella prima della bonifica è da sempre un cavallo di battaglia di Forza Italia, rilanciato più volte durante questi cinque anni.

Dopo la riapertura del viadotto dei Lavatoi ai mezzi pesanti dunque la giunta guidata dal sindaco Landriscina incassa un secondo risultato utile, a pochi giorni dal voto. I 95 nuovi parcheggi non sono però i grandi autosili sognati in passato dai comaschi, il piazzale per la sosta non restituisce alla città l’ex area industriale abbandonata da più di quarant’anni. Sono però un lascito concreto.

Una ferita aperta

«È la fine di un piccolo percorso – dice Landriscina – per cercare di dare alla città più posti auto, tra la Questura e l’università. Purtroppo la vicenda Ticosa nel suo complesso durante questo mandato non è andata a buon fine. Però resto convinto che la prossima amministrazione possa metterci presto mano venendo a capo della bonifica. Per poi decidere la destinazione di questo pezzo cruciale della città. Che resta una ferita aperta».

L’ultimo bando per la bonifica è andato deserto per i costi di smaltimento molto cresciuti, il precedente per un errore formale degli uffici. Su una vicenda che i comaschi ascoltano da decenni e che non ha mai un lieto fine. Anche durante questa campagna elettorale giunta ormai agli sgoccioli tutti i candidati sindaci si sono esercitati nell’illustrare progetti più o meno credibili, che però non si concretizzeranno di sicuro a breve e che forse per vedere la luce avranno bisogno di due mandati consecutivi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA