Turismo, Como riparte
Oltre un milione
dalla tassa di soggiorno

L’anno scorso incassati 905mila euro e nel 2022 si punta a 1,5. Nel 2020, con pandemia e lockdown, il Comune ha ottenuto 540mila euro

Il Comune di Como scommette sulla ripresa del turismo e la cartina di tornasole per capirlo sono le previsioni degli incassi derivanti dalla tassa di soggiorno. L’anno scorso, soprattutto da fine estate in poi, i turisti avevano portato nelle casse di Palazzo Cernezzi 905mila euro e, quest’anno, come precisa l’assessore al Bilancio Adriano Caldara , «l’obiettivo è andare decisamente oltre». Di certo superare abbondantemente il milione di euro.

«Nel 2021 si è fatta molta fatica da gennaio a giugno, poi da luglio a ottobre per ogni mese si è sempre superata la soglia dei 100mila euro. Ora vogliamo ripartire e per questo nelle stime per il 2022 abbiamo previsto un valore più alto rispetto al 2019. Unica incognita è rappresentata dalla guerra, visto che le nostre previsioni sono state predisposte alla fine del 2021, in fase di prima stesura del bilancio, quando era lontana».

Tornando agli incassi nel 2020, l’anno dei lockdown mondiali e della pandemia, Palazzo Cernezzi aveva incassato dalla tassa di soggiorno 540mila euro. Andando indietro, in epoca pre Covid, nel 2019 (l’anno dei record) gli introiti dai turisti erano stati di 1,36 milioni mentre nel 2018 di un milione e 65mila euro. Nel 2017 erano stati 874mila e, nel 2013, 517mila. Questo vuol dire che in cinque anni la cifra era raddoppiata e, se quest’anno si arriverà a 1,5 milioni vuol dire essere arrivati al triplo in nove anni.

L’anno peggiore è stato senza dubbio il 2020: per rendersi conto dell’impatto economico del Covid, basta guardare i dati degli incassi. Nel mese di giugno (che si riferisce a maggio) il Comune ha ricevuto 1.100 euro totali, 38mila nel 2021 (fino a metà maggio era vietato anche lo spostamento tra regioni).

Il mese migliore era stato quello di ottobre (dati di settembre) con 117mila euro, in larga parte provenienti da turisti italiani ed europei. Tornando al 2021, in estate, poi, le cose erano decisamente migliorate: agosto (dati di luglio) con 154mila euro, settembre (agosto) con 143mila solo per fare due esempi.

Quest’anno, tra l’altro, sarà il primo di attivazione del nuovo accordo tra il Comune di Como e il portale mondiale Airbnb che consente ai turisti di pagare la tassa di soggiorno direttamente on line e non più al proprietario di casa. La città di Como fa infatti da apripista a livello italiano, visto che è stata selezionata per le prime fasi di test del nuovo portale che ha siglato un accordo con Anci, l’associazione che riunisce tutti i Comuni italiani. Il nuovo sistema consente a Palazzo Cernezzi di incassare le somme dovute da un unico soggetto anziché dai singoli proprietari e, contestualmente, è anche un modo per evitare l’evasione dell’imposta locale. Inoltre i visitatori non si vedranno più chiedere soldi extra in contanti al momento del check out, ma saldano già tutto al momento della prenotazione.

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