Turisti ospiti nell’albergo chiuso. Il Comune: «Abbiamo sospeso i permessi»

Via Manzoni L’assessore: «Avevamo già ritirato le autorizzazioni». Riscontrata la mancanza dei requisiti di legge sull’agibilità della struttura

Il Comune di Como ha ritirato le autorizzazioni rilasciate all’albergo di lusso di via Manzoni, dove nei giorni scorsi la Questura e la Guardia di finanza hanno trovato dei turisti nonostante l’hotel non sia mai stato formalmente aperto. A dirlo è l’assessore alle Attività produttive e al Commercio Michele Cappelletti: «Il Comune - spiega - aveva già sospeso i permessi d’inizio attività in mancanza dell’agibilità dell’albergo. La dirigente del settore aveva anche intimato la struttura circa l’impossibilità di aprire le porte ai turisti». Palazzo Cernezzi, insomma, si sarebbe già mossa formalmente in passato, e prima del blitz dei giorni scorsi delle forze di polizia, per sospendere la Scia, ovvero la Segnalazione Certificata di Inizio Attività che la proprietà dell’albergo aveva fatto pervenire all’amministrazione.

«Gli uffici hanno segnalato alle forze dell’ordine che la struttura, nonostante la sospensione delle autorizzazioni, stava ospitando illecitamente delle persone»

Non solo. Ancora l’assessore: «Gli uffici hanno segnalato alle forze dell’ordine che la struttura, nonostante la sospensione delle autorizzazioni, stava ospitando illecitamente delle persone. Loro di fatto lavoravano senza autorizzazione». In realtà il titolare della struttura, il ragioniere comasco Mario Piva, avrebbe utilizzato un escamotage per aggirare l’assenza di un’autorizzazione formale ad aprire l’attività. Ovvero, avrebbe sostanzialmente accettato più richieste di pernottamento di quelle a disposizione sulle altre strutture a lui riconducibili in città - ad esempio il Vecchio Borgo di piazza Matteotti - e gestito l’overbooking girando nella struttura di via Manzoni i turisti in più, a cui veniva comunque offerta una stanza di lusso e all’altezza, se non superiore, alle aspettative.

«A seguito dei controlli dei giorni scorsi la Questura ci ha chiesto di nuovo conto della situazione confermando il ritiro delle autorizzazioni già sospese»

Lo stesso Piva avrebbe provato a giustificare ai finanzieri e ai poliziotti questa decisione, sostenendo di aver limitato a un massimo di otto stanze la capienza dell’albergo così da non violare le normative connesse alle autorizzazioni antincendio. Il titolare dell’hotel, in ogni caso, è stato anche denunciato per violazione del testo unico sulla pubblica sicurezza perché gli ospiti presenti in via Manzoni non sono stati comunicati, come previsto, alla Questura. Stando a quanto spiegato dal comune, la sospensione delle autorizzazioni sarebbe legata al fatto che l’albergo non sarebbe stato in possesso dei requisiti di legge per l’entrata in funzione della struttura ricettiva. Il nodo, in particolare, riguarda l’agibilità. «A seguito dei controlli dei giorni scorsi - conclude dal canto suo l’assessore Cappelletti - la Questura ci ha poi chiesto di nuovo conto della situazione confermando il ritiro delle autorizzazioni già sospese».

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