Ultimatum per la Valfresca
Il “Lombardia” è a rischio

Como: il Comune ha inviato un nuovo ordine ai privati. Ma i tempi si fanno sempre più stretti

È una corsa contro il tempo, prima ancora che cominci la gara vera e propria, ovvero il Giro di Lombardia, la classica delle foglie morte che vive del mito della salita della Valfresca (via XXVII Maggio), senza la quale il Lombardia non sarebbe quel “ monumento” alle due ruote conosciuto dagli appassionati di ciclismo di tutto il mondo.

Il rischio concreto purtroppo è che non si faccia in tempo a riaprire la via XXVII Maggio: non vi sono le condizioni di sicurezza, dopo la frana dello scorso 28 maggio. «Non sono stati eliminati i pericoli», ribadiscono in Comune. dopo la perizia che ha bocciato i lavori svolti dai privati.

Il tempo in teoria ci sarebbe. Ma sono i costi a costituire un grosso interrogativo: potranno essere sostenuti dai privati? Il rischio che non si faccia a tempo a riaprire per il 13 ottobre si fa di giorno in giorno sempre più concreto.

«Il Comune è pronto a intervenire sostituendosi al privato, nel caso di inottemperanza, ma i tempi sarebbero ancora più lunghi, di sicuro si andrebbe ben oltre il 13 ottobre» avverte l’assessore Elena Negretti.

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