Venti euro per un caffè doppio e un’acqua al tavolo vista lago al caffè Monti di Como. La denuncia della lettrice a La Provincia e la replica del titolare: «Il listino è esposto»

Sondaggio La protesta arriva da una cittadina lecchese che ha condiviso con noi lo scontrino in questione ed è stata ripresa su diversi giornali. «La signora sapeva i prezzi, che non sono nemmeno scritti troppo in piccolo» è la replica di William Tedesco. Fateci sapere cosa ne pensate votando il sondaggio: già 2800 lettori hanno votato

Il problema non è nuovo in realtà: periodicamente con l’arrivo della stagione turistica sorgono le testimonianze - e le relative lamentele - sui prezzi stratosferici di alcuni locali del centro città e in particolare di quelli posizionati sul lungolago. E anche questo inizio di primavera non è stato da meno: lo scontrino fotografato da una turista originaria di Lecco e inviato alla redazione de La Provincia mostra il conto salatissimo di un caffè doppio e di un’acqua naturale, consumati al tavolo di un locale vista lago a Como: il Caffé Monti in piazza Cavour.

«Venti euro per un caffè, ma siamo a Como o a Capri? Quando in cassa ho chiesto se erano giusti i prezzi si sono offesi e ci sono rimasti quasi più male loro di me» commenta la turista lecchese, sconvolta dal conto presentato sullo scontrino.

Non si tratta appunto della prima segnalazione di questo genere anche se va detto che i casi di questo tipo a Como non sono così numerosi: «Al mio arrivo lo staff mi ha accolto in modo gentile, mi hanno parlato in due lingua ma visto che ero italiana hanno poi continuato in italiano... mi hanno portato subito le liste e ovviamente io ci sono rimasta, in tutta Como non avevo mai trovato prezzi così».

«Non saprei cosa dire - commenta il titolare del Caffé Monti, William Tedesco - la signora era a conoscenza dei prezzi, sono scritti sul listino e nemmeno tanto in piccolo. Il servizio è stato fatto al tavolo in uno dei posti più belli di Como: vale quello che costa». E rispetto al paragone fatto dalla cliente con il caffé bevuto a Capri, la replica di Tedesco è: «Como non ha niente da invidiare a Capri, qui abbiamo una clientela di turisti sia italiani che stranieri. La signora ha effettivamente chiesto, al momento del pagamento, se i prezzi fossero giusti e noi ci siamo rimasti male perché erano scritti chiaramente sul listino. Però sul momento non ha nemmeno fatto troppa polemica».

Avevamo scritto già in passato di una situazione analoga e il locale interpellato sul tema, sempre il Caffé Monti, aveva risposto che, una volta che i prezzi sono indicati correttamente all’esterno dei locali, ciascuno può fare le proprie valutazioni prima di sedersi e consumare al tavolo. Ecco com’era andata l’ultima volta:

Il tema dei costosissimi caffè nelle città turistiche però è ormai noto e riguarda diverse parti d’Italia, suscitando scandalo tanto nei cittadini italiani quanto nei turisti stranieri. Lo stesso è capitato a seguito della notizia pubblicata oggi sul nostro sito, che è stata ripresa da molte testate nazionali. Al centro della polemica spesso però capitano città ben più grandi di Como: il caso più eclatante e forse più chiacchierato è quello accaduto a Venezia la scorsa estate, quando un’insegnante padovana si è trovata a pagare 24 euro per un caffé al banco a Venezia.

La cittadina lecchese che si è trovata a vivere la stessa situazione a Como ha citato invece l’esempio di Capri, e di qui la replica di Tedesco sulle bellezze di Como: anche a Capri in effetti il caffé al tavolo può arrivare a costare dai cinque ai dieci euro. In casi come questi, diverse persone sostengono che sia corretto pagare di più per la vista di cui si può godere stando seduti al tavolo, al contrario però sono in tanti a lamentare costi così esorbitanti a fronte del normale prezzo di un’acqua e di un caffè, tra uno e due euro. A pensarla così sono sicuramente 2615 dei 2800 partecipanti al sondaggio che trovate qui sotto: secondo loro 10 euro per un caffé è un prezzo eccessivo, persino per un caffé doppio bevuto mentre si sta comodamente seduti al tavolo in una città turistica.

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