Un nuovo stadio in città o fuori?L’opposizione chiede risposte

Il caso Interrogazione del consigliere di SvoltaCivica: «A che punto sono le trattative con il Como?»

Tema stadio, l’opposizione in consiglio comunale chiede delucidazioni al sindaco. E lo fa con un’interrogazione firmata - a nome di tutta la sua lista - dal consigliere di Svolta Civica Vittorio Nessi.

Il presupposto del quesito di Nessi è noto: di una riqualificazione della zona del Sinigaglia si è parlato a lungo, così come a lungo si è parlato della necessitò di tenere conto di una sfilza di variabili quali la ricollocazione dei giardini in un eventuale nuovo contesto, la pedonalizzazione dell’anello attorno all’attuale impianto, la regolamentazione della sosta, cosiccome la valorizzazione della piscina e di una serie di attività storiche quali le sedi dello Yacht club e dell’Aeroclub. Bene: Nessi ricorda come recentemente amministrazione e Calcio Como si siano incontrati - correva il mese di luglio - e come, all’esito di quello stesso incontro si fosse parlato di «un mega progetto per Como, per la città e per tutto» e di una volontà politica «chiara», tanto che - si disse sempre all’epoca - la faccenda sarebbe passata dal piano della politica a quello tecnico.

E ancora: Nessi richiama anche la asserita vaghezza di alcune risposte fornite sul punto dal sindaco Alessandro Rapinese, fermo restando il diritto della cittadinanza di sapere, «almeno per grandi linee, quale sia lo stato delle intese e lo sviluppo futuro del progetto. QUindi, per venire al punto: l’interrogazione ha lo scopo di conoscere le risposte a due domande. La prima «se corrisponda a verità l’ipotesi che la società Calcio Como stia valutando la possibilità di realizzare un nuovo impianto all’esterno della città, abbandonando l’ipotesi di riqualificazione della zona stadio e della struttura del Sinigaglia». La seconda «a che punto siano giunte le trattative con i dirigenti del Como in relazione al progetto di riqualificazione dello stadio, quali siano i passaggi tecnici sino ad oggi intervenuti e sulla base di quale orientamenti di massima è indirizzata la coprogettazione dello stadio e del quartiere». La parola passa al sindaco.

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