Usano il telefono mentre sono al volante
In un anno 411 multati dai vigili a Como

Aumentano i controlli in città e in un anno le contravvenzioni crescono del 50%. E il comandante Ghezzo annuncia: «Riprenderemo i controlli in borghese sulle moto»

Guida con il cellulare, in città le multe salgono del 50%. E a breve tornano sulle strade gli agenti in borghese sulle moto.

Guidare parlando allo smartphone senza auricolari o, peggio, usare una mano per il volante e l’altra per Whatsapp sulle strade cittadine vuol dire rischiare, oltre di causare un incidente, di incappare in una salata sanzione. La polizia locale, infatti, nel 2019 ha pizzicato 411 automobilisti per questo genere di violazione del codice della strada contro le 275 sanzionate l’anno precedente. Un aumento del 49%.

I numeri

«La media giornaliera nell’anno 2019 è stata pari a 1,12 multe, quella dell’anno 2018 era pari a 0,75 - si legge in un report sul contrasto alla guida con il cellulare firmato dal commissario capo di polizia Davide Gaspa - I mesi da maggio a settembre del 2019 sono quelli con il maggior numero di sanzioni elevate, 246, il 59% del totale annuale».

Il picco lo si è avuto a luglio, con 98 sanzioni. Questo perché la scorsa estate la polizia locale aveva avviato una sperimentazione per controllare le abitudini dei guidatori cavalcando in borghese delle motociclette.

Inasprimento in vista

«Non appena il tempo tornerà ad essere mite riprenderemo i controlli in borghese sulle moto» fa sapere il comandante di polizia e dirigente comunale Donatello Ghezzo. La difficoltà per gli agenti infatti sta proprio nel riuscire a fermare i guidatori più imprudenti. I normali posti di blocco non bastano, è facile buttare sul tappetino il cellulare e contestare la sanzione. È impossibile per la polizia anche solo controllare il registro delle telefonate. Di fatto 411 multe in un anno a Como sono una goccia nel mare.

Il codice della strada prevede, per chi usa lo smartphone alla guida, una multa che va da 165 a 661 euro, con lo sconto sono 115,5 euro se si paga il bollettino entro cinque giorni. È prevista anche una decurtazione di 5 punti della patente. Alla seconda violazione, entro i due anni, si rischia la sospensione della patente da uno a tre mesi.

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