Via Manzoni, la storia dell’albergo in costruzione

Quattro stelle, trenta camere, parcheggio interrato, il via libera era stato dato dal consiglio comunale quattro anni fa, nell’ultima seduta dell’amministrazione Bruni

Il via libera all’albergo in corso di realizzazione in via Manzoni era giunto dal consiglio comunale quattro anni fa. Sarà un quattro stelle con una trentina di camere. La proposta è stata presentata dalla Fanny Srl (amministratore unico Mario Piva), società al 100% in mano alla Hopaimm, una Srl di proprietà della Bluluna Holding, società anonima con sede in Svizzera.

La pratica aveva ottenuto il via libera di Palazzo Cernezzi nel marzo 2012, durante l’ultima seduta consiliare del secondo mandato di Stefano Bruni, tra mille polemiche (nel mirino era finito soprattutto l’allora consigliere Mario Pastore, che aveva accelerato per arrivare al voto in tempi rapidi, mentre i privati avevano schierato un legale per intimare al Comune di trattare con urgenza la delibera). Il progetto - presentato all’epoca dalla società New Sincroweb, oggi Fanny - prevede due piani interrati e sette fuori terra, un’altezza in linea con quella degli edifici limitrofi (24 metri e mezzo), una volumetria complessiva pari a 6.486 metri cubi.

I proponenti verseranno al Comune circa un milione e 400mila euro tra oneri di urbanizzazione (167mila euro), costo di costruzione (363mila euro) e monetizzazioni per la mancata cessione di aree destinate ad attrezzature pubbliche (851mila euro).

Il nuovo albergo potrà contare anche su un parcheggio interrato.

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