Viale Varese: «I posteggi?
Meglio farli in Ticosa»

Favorevoli e contrari al progetto di Nessi & Majocchi. Per qualcuno è «una spesa inutile». Ma per altri «quei posti servono »

Trovare parcheggio a Como non è facile, per questo nuovi posti sono sempre benvenuti. È il pensiero di quasi tutte le persone sentite ieri, divise però sul nuovo progetto di viale Varese. C’è chi plaude all’iniziativa e approva anche la sistemazione del verde mentre altri, invece, sposterebbero l’intervento nell’area Ticosa o gradirebbero qualcosa di più ampio, in grado di considerare anche pedoni e biciclette oltre agli stalli aggiuntivi. Il chioschetto a ridosso delle mura è attivo da 72 anni, precisamente dal 1946.

Madre e figlio sono scettici sulla nuova proposta: «Le prime progettazioni furono fatte negli anni Ottanta - spiega Silvano Tromboni - per me, alla fine, non faranno nulla. Inoltre, qua sotto, vicino alla siepe, passa una roggia antica, che avrà cent’anni: qualora cominciassero i lavori, bisognerà stare attenti. In generale, concordo nell’aggiungere nuovi parcheggi in città, ma non qui. Perché non concentrarsi sulla Ticosa?».

Fa eco la madre Ilia Pedrazzini: «I parcheggi vanno fatti nelle zone vuote - aggiunge - così non si risolve il problema, oltretutto mi sembrano tanti quattro milioni per il numero di stalli previsti». La preoccupazione è anche sul rifacimento del verde: buona l’idea, ma poi andrà curato.

Sempre in viale Varese, Massimo Geminian, “Caffè Varese”, vede di buon occhio l’ipotesi: «Per me è una bella idea - specifica - sono d’accordo, tornerà anche senza parcometri com’era un tempo. Peraltro, condividevo anche il precedente progetto dell’autosilo interrato. I lavori ci saranno e non mancherà probabilmente il disagio. Però, sta nelle cose: bisogna “soffrire” per raggiungere gli obiettivi».

La proposta è stata depositata giovedì in Comune dalla ditta Nessi & Majocchi. Il progettista è Arturo Montanelli, già vincitore della gara di Anas per la variante della Tremezzina e uno degli esperti della commissione di valutazione impatto ambientale del ministero dell’Ambiente. La proposta prevede un incremento degli attuali 183 posti con altri 86. L’ipotesi dell’impresa comasca prevede posti a raso senza parcometri con ingresso e uscita regolati da sbarre.

«Viale Varese sta bene così - specifica Silvana Ciapparelli - inutile siano spesi altri soldi, io non cambierei nulla. Vanno aggiunti parcheggi? Ok, ma perché non in Ticosa? Quando era aperta, andava così bene…». Decisamente contrario Giorgio Fontana: «Non sono d’accordo - precisa - innanzitutto manca un piano della mobilità, in grado di considerare i pedoni, le biciclette, la mobilità lenta e difficoltosa e le loro esigenze. In questa proposta, circa la zona interessata dal rifacimento, non c’è nulla di tutto questo».

Si tratta di un progetto da 4 milioni di euro e le previsioni sull’eventuale durata del cantiere sono di un anno. Capitolo tariffe: previsto l’aumento della prima ora da 1 euro a 1,50 (2 euro per le successive, come adesso) e la sosta gratuita per i primi 10 minuti. Ci sarà anche il rifacimento totale degli asfalti, dell’area verde e dell’illuminazione. In cambio, il privato chiede una concessione di 30 anni con il pagamento al Comune di un canone di concessione annua.

Favorevoli alla soluzione i coniugi Sandro e Franca Invernizzi: «Saranno valorizzate le mura, si metterà a posto il verde e si aggiungeranno altri parcheggi per le macchine - dice Sandro - sulla carta, sembra buono». E Franca: «Condivido quanto detto da mio marito, sembra proprio una bella idea».

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