«Covid, vietato muovere critiche»
Ats Insubria fa causa a “La Provincia”

L’agenzia di tutela della salute contesta le inchieste sulla gestione della pandemia nell’ambito delle quali il giornale aveva dato voce ai comaschi. E paga l’avvocato con i soldi dei lombardi

L’ex Asl di Como, l’Ats Insubria, ha deciso di fare causa al quotidiano La Provincia, al direttore e ai cronisti Paolo Moretti e Sergio Baccilieri accusandoli di aver fatto «una campagna denigratoria sistematica, massiccia, accanita e mirata da potersi qualificare come volutamente persecutoria» portata avanti attraverso «centinaia di articoli» sulla gestione della pandemia.

L’agenzia di tutela della salute nelle province di Varese e Como ha dato il via a una procedura di mediazione, anticamera di una causa civile, con una richiesta danni «tra i 50mila e i 250mila euro».

Nell’atto di accusa, l’Ats Insubria attacca le inchieste giornalistiche che hanno dato voce a decine di cittadini comaschi. Nelle loro testimonianze al nostro quotidiano, avevano raccontato i disservizi, i ritardi, le mancanze dell’agenzia di tutela della salute con sede legale a Varese. Non solo, perché tra la primavera del 2020 e quella del 2021 (il periodo degli articoli contestati) La Provincia aveva raccolto voci autorevoli, come quella del presidente dell’Ordine dei medici di Como, il quale confermava - ad esempio - che di presidi di protezione personali i medici di famiglia comaschi ne avevano ricevuto davvero pochi da Ats Insubria, contrariamente a quanto sostenuto dall’ente sanitario. E ancora i sindacati comaschi avevano formalizzato addirittura tre esposti alla Procura di Como contestando gli asseriti inadempimenti da parte dell’Ats.

In quei mesi la nostra testata chiese ripetutamente dati, informazioni, documenti, repliche alle decine e decine di racconti che venivano riportati dai comaschi alle prese con il virus. Nella maggior parte dei casi non è mai arrivata una risposta.

Il direttore generale dell’Ats Insubria, Lucas Maria Gutierrez, ha firmato la delibera di nomina dell’avvocato - il legale varesino Andrea Mascetti, tra i fondatori dell’associazione Terra Insubre e legale anche in diversi atti realizzati per conto non solo di Ats Insubria ma pure di Asst Lariana - nel maggio dello scorso anno, e ha anche «annotato nei conti di bilancio 18.110 euro» per le spese legali da riconoscere all’avvocato (denaro pubblico).

È probabilmente una delle prime volte che una istituzione pubblica utilizza fondi sempre pubblici - cioè di tutti i cittadini lombardi - per pagarsi un legale e portare una testata giornalistica, colpevole di aver criticato l’operato dell’istituzione stessa, davanti al Tribunale.

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