Villa Olmo, musica e proteste
Il sindaco: «La città ci guadagna»

Mario Landriscina si scusa con i residenti: «Si deve però guardare al risultato finale di ogni cosa. La città ha vissuto un altro evento di portata internazionale»

«Mi scuso con i cittadini perché il problema c’è stato e chi di dovere andrà a verificare se questa situazione, dal punto di vista del rumore verso l’ambito pubblico, sia da sanzionare». A dirlo è il sindaco Mario Landriscina che non nega che, almeno per alcune zone della città, qualcosa non ha funzionato. La musica altissima fino alle 4 del mattino per il fidanzamento da mille e una notta a Villa Olmo e, poi, a volume più basso, fino alle 5 ha sollevato proteste da parte di molti cittadini. Poi aggiunge: «Si deve però guardare al risultato finale di ogni cosa. La città ha vissuto un altro evento di portata internazionale. Quindi dico grazie a chi ha deciso di scegliere Como portando un grande ritorno di immagine e, non dimentichiamolo, economico».

All’amministrazione comunale, per l’affitto esclusivo di Villa Olmo alla società incaricata dalla famiglia Ambani per 13 giorni (fino a mercoledì compreso, con il passaggio a lago aperto a tutti) va infatti un corrispettivo di 278mila euro Iva inclusa. Il primo cittadino, nel giorno in cui non mancano le polemiche, cita anche espressamente l’indotto per «le strutture alberghiere» oltre che quello per il settore della ristorazione e parla anche di un evento «che fatto lavorare molte persone».

E garantisce che «i soldi incassati dal Comune per questi tipi di eventi saranno utilizzati per la villa visto che, come è già stato evidenziato, ci sono una serie di problemi e spese ordinarie per la manutenzione». Soldi che, per il primo cittadino, sono fondamentali: «Ci si lamenta sempre, compresi i consiglieri comunali, ma se qualcuno ha qualche idea per avere introiti per gestire la villa, si faccia avanti e lo dico senza polemiche».

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