Vita da studenti al tempo del virus
«I miei 18 anni festeggiati su Skype»

Auguri online prima di riprendere le videolezioni. Ma Anna non si scoraggia:«La festa è solo rimandata»

Tutto è partito da un brindisi (virtuale) venerdì a mezzanotte. Ecco come in tempi di quarantena si può ancora festeggiare la maggiore età.

A raccontare una giornata tanto particolare è Anna Tagliabue, 18 anni compiuti sabato scorso. In casa, come tutti, con la propria famiglia e gli amici collegati in videoconferenza. «Di sicuro - ha detto Anna, studentessa dello scientifico al Giovio, quarto anno - ho vissuto un compleanno diverso. Sono stata comunque molto felice di ricevere gli auguri dei miei compagni, in questa situazione internet e i social permettono di sentirsi vicini, nonostante l’obbligo di rimanere distaccati».

Sabato, sveglia presto. Dopo i festeggiamenti via Skype allo scoccare della mezzanotte, non c’è nemmeno il tempo di prendersi qualche ora di sonno in più. Le videolezioni sono programmate anche al sabato, gli insegnanti si sono attivati per garantire quasi tutte le ore che prima del Coronavirus si trascorrevano in classe. Al termine, pranzo in famiglia, torta e spumante. Verso sera, spazio all’aperitivo: «Ne ho preparato uno fai da te con mia sorella - ricorda la neo diciottenne -, non ci era mai capitato ed è stato un bel momento. Dopo cena ne ho vissuto un altro molto emozionante, ho fatto una chiacchierata con mia nonna, sempre tramite videochiamata. Sono riuscita a spiegarle come funziona, è stata dura perché le non è abituata, ma ce l’ho fatta».

Le persone più anziane sono anche le più sole in questo periodo. Nell’isolamento perdono le loro abitudini, i contatti con i parenti e i legami rischiano di sfilacciarsi. Per evitare che ciò accada, viene in soccorso la tecnologia. «Se non esistesse - riflette Anna -, le possibilità di proseguire tutte le nostre relazioni sarebbero ridotte al minimo. Unico lato negativo è l’affaticarsi degli occhi dopo tante ore passate davanti agli schermi. Io lo sperimento adesso, prima di andare a letto mi piacerebbe riposare sul divano e guardare qualche serie tv, ma mi sento troppo stanca. Forse allora è meglio optare per un buon libro. Non ho mai amato tantissimo la lettura, però devo riconoscerlo: costretti a casa per tutto il giorno, non si può fare a meno di leggere». Cambia tutto, perfino i piccoli gesti, simbolici e goliardici compiuti da chi raggiunge la maggior età. «Al posto di firmare da sola la mia prima giustificazione di assenza sul libretto - sdrammatizza - ho compilato l’autocertificazione per uscire nei casi di necessità, una consolazione davvero magra».

Solo rimandata la festa con una quarantina di invitati . «Spero arrivi prima possibile - è l’auspicio di Anna - all’inizio mi sono sentita parecchio dispiaciuta, adesso invece sono un po’ più realista. Pazienza se la festa è sospesa, ho già pensato di riproporla quando si ritornerà alla normalità, insieme ad un’amica, pure lei rinchiusa a casa per il suo diciottesimo».
Federico Spinelli

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