Veleni nel terreno
Discarica abusiva
sequestrata a Cantù

Abbandonato di tutto in un’area grande come due campi di calcio in via Sempione: catrame, polistirolo, oli esausti. I due indagati rischiano fino a 3 anni e una maxi-multa

Una discarica abusiva, due metri sotto terra, sparsa su un’area grande come due campi da calcio, appena dietro le villette a schiera di via Sempione. Dove la polizia locale di Cantù, con l’elettromagnetometro dell’Arpa, e le ruspe, in dieci punti diversi ha dissotterrato quanto sepolto - probabilmente: una parte - nel corso degli anni.

Sei taniche con all’interno un liquido scuro, schiumoso e oleoso. Autobloccanti, materiale ferroso, polistirolo. Blocchi di catrame, pezzi di pluviali in plastica, blocchi di calcestruzzo. Vetro. Altro materiale di risulta edilizia. I due indagati rischiano fino a 3 anni di reclusione ciascuno, più una maxi-ammenda che potrebbe arrivare a 52mila euro.

Sotto indagine ci sono così un 64enne e un 38enne, entrambi di Cantù, almeno uno dei due già noto per alcuni piccoli illeciti, legati sempre all’ambiente. Uno di loro, persino, residente proprio in via Sempione, strada tra il centro di Cantù e la frazione di Vighizzolo.

La prima scoperta risale al 26 febbraio. Dalla zona del civico 36, qualcuno prende il telefono e chiama la polizia locale. Dal comando di via Vittorio Veneto - il coordinamento è del comandante Vincenzo Aiello - arriva una pattuglia.

I due, che non hanno legami di parentela, sul terreno privato, a bosco, di una società privata con sede in provincia - che si sarebbe detta estranea all’intera situazione . stanno movimentando, con un escavatore e un autocarro, il terreno, su cui sono presenti materiali di varia natura: pneumatici, contenitori di plastica, ferro, legno. Subito scatta il sequestro penale di una porzione del terreno, e denuncia per deposito di rifiuti pericolosi, oltre alla contestazione della violazione delle norme Covid-19.

Il nucleo radiomobile e il nucleo della tutela del territorio della polizia locale cittadina tengono d’occhio l’area per mesi. Il 17 settembre, è il pm Alessandra Bellù, titolare del fascicolo, ad autorizzare l’accertamento tecnico dell’Arpa, con personale da Como-Varese e da Milano.

Dalle 8.15 alle 17, giornata di scavi. Con l’elettromagnetometro che continua a suonare. Si trova di tutto e di più. Quindi, sequestro di un’area più ampia, le taniche con il liquido misterioso portate alla piattaforma ecologica di corso Europa per le analisi. E l’ipotesi di reato passa dai “soli” rifiuti pericolosi alla realizzazione di discarica abusiva.

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