Il maestro e il menestrello
De Sfroos e Dal Bon in scena

Un direttore d'orchestra, con alle spalle il Conservatorio. E il cantastorie autodidatta diventato uno dei principali punti di riferimento della scena rock contemporanea. Bruno Dal Bon e Davide Van De Sfroos, un confronto che avverrà nel foyer del Sociale  martedì 7 dicembre alle 18.30

Da una parte c'è un direttore d'orchestra, didatta, musicista con alle spalle il Conservatorio (poi ne ha diretto uno, guarda caso quello di Como), iniziatore del rinnovamento del Teatro Sociale che ha presieduto quando Aslico ha ricevuto il prestigioso incarico di gestione della massima sala cittadina. Dall'altra c'è l'autore di canzoni, il cantastorie autodidatta che ha imparato a conoscere le note sulla strada, anzi, sul fondo di una “curiera”, le ha cucite assieme con la poesia della lingua popolare arrivando a essere, quasi incredibilmente, uno dei principali punti di riferimento della scena rock contemporanea. "Il maestro e il menestrello" ovvero Bruno Dal Bon e Davide Van De Sfroos, un confronto che avverrà nel foyer del Sociale  martedì 7 dicembre alle 18.30. Non si tratta, banalmente, di contrapporre la musica “classica”, “seria”, “colta” (con tutte le virgolette del caso) e quella “pop”, “leggera” (e vai di altre virgolette) bensì di confrontare l'attitudine differente a una materia che, in definitiva, regala un piacere indefinibile e anche infinito a chi suona e a chi ascolta. C'è chi apprezza un genere definito ma non possiede la conoscenza necessaria per apprezzarne le sfumature da un punto di vista squisitamente musicologico che, peraltro, potrebbe non interessargli del tutto. C'è chi fatica, ancora, a riconoscere pari dignità a Bach e Bacharach, a Mozart e a Morgan, a Van Beethoven e... a Van De Sfroos. Un incontro, propiziato dall'assessore provinciale alla cultura Mario Colombo, che vorrebbe essere l'inizio di un ciclo di riflessioni incentrare proprio sui diversi ambiti culturali che coesistono sul territorio. Da sottolineare, anche, che per entrambi questi artisti, questo è un momento molto particolare. Il cantautore lariano è reduce da una prima esperienza da “commissario” per il Festival di Sanremo con l'obiettivo di portare in gara anche canzoni in vernacolo mentre sta pensando al nuovo disco che seguirà il fortunatissimo "Pica!". Ancora più particolare l'impegno di Dal Bon: nonostante i numerosi impegni, anche internazionali, l'incontro con il filosofo Michel Onfray ha generato una delle avventure più ambiziose: la prima Università popolare di musica in Italia. Il maestro e i suoi numerosi collaboratori presenteranno questa iniziativa, che si caratterizza per la totale gratuità e per l'approccio libero ai corsi, ai seminari e ai laboratori, lunedì 6 dicembre alle 18 in biblioteca comunale (è già possibile consultarne il sito: www.updim.org). Dedicata a chi vuole conoscere meglio la magia del suono e le sue dinamiche, per chi, come Van De Sfroos, ha sempre avuto una frequentazione popolare, appunto, alla materia, fermo restando che, come dimostrerà l'incontro di martedì, lui stesso avrebbe molto da insegnare.

Alessio Brunialti

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