Cultura e Spettacoli
Domenica 07 Marzo 2010
Attenti allo sport virtuale
Ecco i rischi per la salute
Infortuni, distorsioni, dolori: l'uso smodato della "console" di Wii è all'origine di una serie di problemi da non trascurare.
Si chiama, con un gioco di parole, «Wii Have A Problem!» (storpiatura della frase inglese «we have a problem», noi abbiamo un problema) ed è un blog con dichiarato intento parodistico, dedicato a documentare con tanto di foto e video gli infortuni occorsi a maldestri utenti della Wii, la console della Nintendo che, uscita alla fine del 2006, ha riscosso un successo planetario.
Punto di forza della console è il Wii Remote, il controller senza fili da tenere in mano. Esso rileva il movimento del giocatore e tramite un sensore ottico funziona come dispositivo di puntamento sullo schermo TV. Wii Sports, una collezione di videogiochi sportivi comprendente tennis, baseball, bowling, golf e pugilato distribuita insieme alla console, nel dicembre del 2008 con oltre 40 milioni di copie ha addirittura conquistato il titolo di gioco più venduto della storia. Altro accessorio unico nel campo dei videogiochi è la Wii Balance Board, una pedana interattiva che misura l'indice di massa corporea del giocatore ed utilizza gli spostamenti del suo corpo per controllare le azioni di gioco. Proprio l'alto grado di interattività ed immersività dell'esperienza videoludica possibile con la Wii è all'origine della sua diffusione ed anche di una sorta di dipendenza che può portare gli utenti ad un uso smodato, protratto per ore e caratterizzato da movimenti delle braccia eccessivamente rapidi, ampi e violenti.
«Dal punto di vista medico - dice a "La Provincia" Edoardo Colombo, angiologo, docente di Farmacologia all'Università dell'Insubria ed esperto di informatica - si tratta di un movimento che può causare iperpressioni venose. Si sta infatti fermi in piedi o seduti, si ha l'illusione di colpire qualcosa, ma senza il contraccolpo che si ha nella realtà. Il tendine si estende così al massimo, non si riesce a dosare adeguatamente la forza e gli strappi muscolari sono all'ordine del giorno. La Wii può anche risultare fisicamente utile per chi dispone di poco tempo libero, ma non deve assolutamente rappresentare un surrogato dell'attività sportiva, dalla quale è completamente diversa». Le avvertenze fornite con la console in realtà chiariscono la necessità di evitarne un uso eccessivo e di prendersi una pausa se si avvertono fastidi e comunque dopo ogni ora di gioco. Tra i disturbi segnalati dal manuale della Wii ci sono dolori muscolari ed articolari, affaticamento della vista e chinetosi (mal di movimento), con nausea e stordimento.
Il controller, poi, non va maneggiato con forza, essendo sensibile a piccoli movimenti. Gesti eccessivamente bruschi durante il gioco possono compromettere la tenuta del laccetto che assicura il Wii Remote al polso. Alla rottura del laccio ed al conseguente lancio del telecomando si devono incidenti domestici anche esilaranti da vedere (molti i video su YouTube), ma spesso onerosi per il portafoglio: tra i più documentati rotture di lampadari, suppellettili, finestre e persino di schermi televisivi.
Quanto ai danni fisici da uso scorretto, sono in aumento i ricoveri al pronto soccorso per lussazioni, strappi muscolari, distorsioni ai polsi, tendiniti (da un buontempone ribattezzate "Nintendiniti"), come quella che, patita da Raymond Domenech, commissario tecnico della nazionale francese di calcio, lo ha spinto un anno fa a proibire ai suoi giocatori l'uso della Wii durante i ritiri. Anche il ciclista inglese Mark Cavendish nel dicembre del 2008 si era fatto male ad un polpaccio, scivolando dalla pedana durante una discesa virtuale in snowboard. Tra gli infortuni più diffusi c'è poi il cosiddetto "Wii Knee", una problematica da curare con antiinfiammatori, che secondo il tabloid inglese "The Sun" avrebbe addirittura portato in alcuni casi al distacco della capsula del ginocchio. Gli utenti più a rischio sono adulti dalla vita sedentaria, che improvvisamente sottopongono muscoli quasi in disuso a sforzi ripetuti, prolungati e violenti.
Tra i pregi della console c'è però quello di indurre all'esercizio fisico, tanto è vero che alcuni medici statunitensi la consigliano come una sorta di personal trainer, in dosi moderate e previo riscaldamento con esercizi di stretching, a pazienti bisognosi di recuperare la forma. Oltre ai benefici sull'umore, derivanti dal particolare coinvolgimento nel gioco, un uso corretto secondo alcuni pediatri americani potrebbe contribuire alla lotta all'obesità infantile. Un team di ricercatori dell'Università di Toronto sta inoltre studiando il possibile impiego dei giochi interattivi da parte di bambini con difficoltà motorie, in alternativa o in aggiunta alla fisioterapia, spesso noiosa per i piccoli pazienti.
(* Dottore di ricerca in Ingegneria, tra i vincitori del Premio Voltolino per le scienze nel 2009).
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