Cultura e Spettacoli
Giovedì 20 Maggio 2010
Saladini: "Il festival non deluderà
Il programma è ancora più ricco"
Il sindaco: "Modificati gli ospiti e persino il logo per evitare contenziosi legali"
"Il Festival di Cernobbio si farà, è una certezza, un punto fermo da cui partire. Non mi sembra poco, se consideriamo che stiamo assistendo, sia a livello nazionale che a livello locale ad una serie fitta di tagli alle manifestazioni culturali. Credo sia il segnale che Cernobbio crede al valore degli eventi artistici, non solo per la valorizzazione turistica del territorio, ma soprattutto in chiave sociale". Risponde così il sindaco di Cernobbio, Simona Saladini alle perplessità nate, all'indomani della conferenza stampa di presentazione della manifestazione estiva che si terrà dal 18 al 30 luglio, in merito al cambio di programma seguito alle dimissioni del direttore artistico Enrica Ciccarelli, con la rinuncia a grandi big della musica come il violinista Uto Ughi, i pianisti Boris Berezowsky, Rudolf Buchbinder e Fazil Say.
Sindaco, cosa risponde a chi ha criticato il cambio e la mancata presenza di grandi ospiti? Abbiamo modificato il programma preparato dal direttore artistico dimissionario - spiega ancora il primo cittadino - per evitare qualsiasi problema anche di natura legale. In poco più di un mese abbiamo cambiato addirittura il logo del festival per non creare elementi di contenzioso. Credo che in breve tempo siamo riusciti a fare un buon lavoro e che il festival sarà degno delle attese, anche grazie alla presenza di realtà artistiche, mi riferisco soprattutto alle orchestre, italiane. In un momento di crisi sentiamo il dovere di valorizzare le espressioni artistiche del nostro paese.
Quali, a suo giudizio, i punti forti del programma?
Penso soprattutto alla serata inaugurale "multisensoriale" di forte coinvolgimento anche per un pubblico di non esperti. Certamente emozioneranno anche le serate con le orchestre, in Riva, per di più con il valore aggiunto della tensostruttura trasparente utilizzata anche al Festival del Cinema di Venezia. Si potrà ascoltare la musica, ammirando anche le stelle e il panorama del lago. Uno spettacolo unico. Non dimentico poi la proposta per i bambini, in modo da far apprezzare il bello anche alle nuove generazioni. In ogni caso, abbiamo aumentato il numero degli appuntamenti, facendo salva la gratuità e credo sia questo il compito dell'ente pubblico. Quindi, per ora, l'edizione 2010 del festival le pare una sfida vinta?
Spero di ottenere il favore degli spettatori e la nostra ferma convinzione è quella di far crescere questa manifestazione, ora e nei prossimi anni.
Sara Cerrato
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