Cultura e Spettacoli
Lunedì 27 Settembre 2010
Giovanni Allevi: "Torno al piano
Così ha deciso la musica"
Lunedì 27 settembre, all'Auditorio della Rsi a Lugano, e in diretta radiofonica sulla Rete Uno, è stato presentato in anteprima assoluta, alla presenza del musicista Giovanni Allevi, il nuovo album "Alien", che sarà in vendita a partire dal 28.
Lunedì 27 settembre, all'Auditorio della Rsi a Lugano, e in diretta radiofonica sulla Rete Uno, è stato presentato in anteprima assoluta, alla presenza del musicista Giovanni Allevi, il nuovo album "Alien", che sarà in vendita, nei negozi specializzati, a partire dal 28. Il folto pubblico presente ne ha già decretato il successo. Si tratta, in effetti, di nuove e piacevoli composizioni, che si staccano dalle precedenti. Sono caratterizzate dal ritmo e dalla melodia e s'ispirano alle forme tradizionali, in particolare alla "Forma-Sonata". Allevi è riuscito a crearsi un proprio angolo, una propria personalità che esula dalla musica classica comunemente intesa, ma comunica forti emozioni e coinvolgono intere generazioni. L'importante è osservare la musica a 360° e formulare giudizi tenendo conto di questi ambiti e parametri. La vera musica non ha confini né classificazioni.
Giovanni, dopo il successo di "Evolution", esce ora il tuo sesto album - "Alien" - che segna il ritorno alla composizione per pianoforte solo…
"E' stata un'esigenza dettata dalla musica stessa che è venuta a trovarmi attraverso i timbri e le sonorità del pianoforte solo. Quindi mi ha imposto di tornare all'origine, allo strumento che rappresenta la solitudine, la sfida dei propri limiti. E tutto si è concretizzato in "Alien".
In futuro, oltre alle tue composizioni, affiancherai nei programmi pezzi di musica classica?
"Non è escluso che possa dedicarmi alle interpretazioni dei grandi capolavori del passato, però devo, prima di tutto, dare sfogo alla musica che viene a trovarmi, pertanto cercherò di mantenere l'approccio creativo nei confronti della musica".
A questo punto della tua carriera, vorresti tracciare un bilancio?
"Il bilancio che intendo tracciare è proprio in "Alien" e anche nella sua copertina. Il significato è quello di eliminare qualunque tipo di bilancio, di scrollarmi di dosso ogni etichetta, ogni giudizio, perché io non sto realizzando questo sogno, non sto affrontando questa attività musicale per dimostrare qualcosa a qualcuno, per raggiungere uno "status", per essere riconosciuto. Il mio obiettivo è quello di scrivere musica e di eseguirla, niente di più. Quindi lo "status" è proprio quello di un perfetto inizio, completamente fuori dallo spazio e dal tempo".
Come vedi il futuro della musica classica?
"Lo vedo bene perché, tutto sommato, la musica classica è eterna, quindi è fuori dal tempo, è nel passato, contemporaneamente nel presente e nel futuro e nel futuro troverà sempre la possibilità di comunicare un valore importante al cuore dell'umanità".
Quali sono, secondo te, i giovani emergenti?
"Sicuramente il pianista Lang Lang e il giovane direttore d'orchestra Dudamel. Poi ci sono anche giovani pianisti italiani per i quali faccio il tifo, Mariangela Vacatello e Giuseppe Andaloro".
Con tutti i tuoi impegni, quanto tempo riesci a dedicare alla famiglia?
"La porto sempre con me, così riesco a superare questo problema perché non voglio assolutamente sacrificare la mia vita familiare con il lavoro e la composizione poiché la mia vita è completamente intrecciata alla musica e viceversa. Non posso sacrificare parte di me; la musica stessa ne risentirebbe".
Alberto Cima
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