Nerolidio e Armando Corsi
Rock nel tempio della classica

I musicisti domani sera ospiti dell'Associazione Carducci nell'ambito delle celebrazioni per il centenario dell'Istituto

COMO - Il Carducci apre al rock? Sembra impossibile, ma in questo centesimo anno di attività dell'istituto di via Cavallotti, nel salone Musa che ha ospitato innumerevoli talenti del mondo classico, domani sera alle 21 arriverà una formazione modernissima. Ma Riccardo Nerolidio, chitarrista, cantante e autore, è anche un didatta con solidi studi alle spalle: certo, lui e i suoi musicisti non si esibiranno con uno spartito davanti agli occhi, ma si tratta di musicisti di grande spessore a cominciare dall'ospite d'onore, Armando Corsi. Chitarrista noto per la proficua collaborazione con Ivano Fossati, spirito libero, poeta delle sei corde è, in assoluto, uno degli strumentisti più ricercati in Italia.
Da buon ligure, ha colorato il suo stile con i profumi che arrivano da tutto il Mediterraneo. Ha realizzato numerosi dischi in proprio e con tanti altri artisti di grande spessore. Con Nerolidio, a parte la stima professionale, c'è anche un'amicizia che ha portato Corsi a esibirsi numerose volte sul Lario, sempre regalando perle musicali. Il resto della band non è da meno con Beppe Pini (chitarra), Walter Franchi (chitarra), Christian Tettamanti (pianoforte), Mario Belluscio (basso) e Eugenio Ventimiglia (batteria).
In repertorio i brani di Mutamenti, l'album più recente di Nerolidio, comasco, classe 1967, ha iniziato gli studi musicali a nove anni al Conservatorio e se i suoi primi punti di riferimento sono stati Rossini, Puccini e Verdi, crescendo si accorge che esistono tante altre musiche, quella hard di Deep Purple e Black Sabbath, il jazz, la canzone d'autore. Ha esordito nel 2001 con Riflessi, ma prima ancora si è fatto conoscere in città fondando una propria scuola di musica. Biglietti a 10 euro.
Alessio Brunialti

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