Cultura e Spettacoli
Sabato 21 Maggio 2011
"I comaschi amano sempre la lirica
ma vogliamo educarli alla sinfonica"
Barbara Minghetti, direttore del Teatro Sociale, traccia un a bilancio della stagione che si è appena conclusa e regala qualche anticipazione della prpssima: "Faremo un omaggio a Nino Rota nel centenario della nascita"
Direttore, la stagione 2010/11 si è appena conclusa. Possiamo tentare un bilancio?
La stagione è stata molto ricca di avvenimenti e di filoni che sono stati sviluppati su tematiche diverse. Credo di poter dire che, nella sua complessità, il percorso predisposto abbia mostrato livelli qualitativi alti, capaci di soddisfare tanti tipi di pubblico, con esigenze diverse. Sono soddisfatta della riuscita generale del progetto.
In merito alla risposta del pubblico, quali generi “funzionano” di più e quali invece faticano ancora?
La lirica si conferma ancora il vero punto di forza del Sociale, grazie al potenziamento del Circuito lirico lombardo che ci permette di proporre nei teatri della regione delle produzioni di buona qualità con cantanti, musicisti e registi sempre più bravi. Il pubblico ama il melodramma, che resta sempre un genere in cui la musica si sposa con l'immagine, le storie ricche di colpi di scena ed emozioni.
Parlando ancora di musica, la stagione sinfonica non pare ancora aver conquistato i comaschi…
Stiamo facendo un percorso più lento ma non demordiamo. Obiettivamente, come dicevo, il pubblico è conquistato dagli spettacoli lirici per tanti motivi. La musica sinfonica è più “difficile”. Noi però abbiamo in mente diverse strategie da attuare.
Quali?
Ci sarà un investimento importante sulla stagione sinfonica. Inoltre, sempre nella convinzione che si debba preparare il pubblico di domani, abbiamo aggiunto, già da quest'anno, un nuovo settore al nostro programma chiamato Opera Educations. Si tratta di Orchestra in gioco, un progetto che vuole parlare ai ragazzi più giovani e formarli al gusto per la musica sinfonica.
Una riscoperta del pubblico è la prosa…
Sì, devo dire che il pubblico ci ha seguito con crescente partecipazione. Ci ha dato grande soddisfazione il filone di celebrazione per i 150 anni dell'Unità d'Italia, con spettacoli mai banali che hanno sorpreso. In più, allargando il campo, sottolineo che sempre di più ci distinguiamo per la produzione e anche per la formazione di nuove professionalità. Il Sociale diventa sempre più punto di riferimento per tutti i mestieri del teatro.
Qualche anticipazione per la prossima stagione…
La presentazione della stagione avverrà il 22 giugno. Sarà un programma che sviluppa tutte le linee già avviate e che punta sulle sinergie. In particolare è avviata quella con il Cinema teatro di Chiasso e pensiamo di stabilire un rapporto anche con i “vicini” di Lugano. Per quanto riguarda i contenuti, saranno felici gli appassionati di Nino Rota cui renderemo omaggio nel centenario della nascita.
Sara Cerrato
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