Cultura e Spettacoli
Domenica 18 Marzo 2012
Evita balla con la storia
al ritmo di tango e valzer
L'étoile argentina Eleonora Cassano arriva a Milano con lo spettacolo con cui dice "addio" al balletto, dopo tanti anni da protagonista, al fianco di Julio Bocca. Guarda alcune immagini.
«Dalla danza ho avuto molto, ma ogni cosa ha il suo tempo e a 47 anni, ho deciso di dire basta». È con questa convinzione che l'étoile argentina Eleonora Cassano, protagonista insieme a Julio Bocca di una stagione bellissima del balletto classico, si accinge a chiudere la sua carriera con la lunga tournée di "Evita. La Duarte", spettacolo di teatro - danza, che farà tappa anche a Milano, dal 23 al 25 marzo, al Teatro della Luna. Presentato dalla Fundación Julio Bocca e da "Ma.Gi. Maipo Arte Giovane Internazionale", lo spettacolo esalta la personalità carismatica di una donna, venuta dal popolo, che ha cambiato l'Argentina del Ventesimo secolo. Evita Duarte (1919-1952), moglie di J. Domingo Peròn, presidente dell'Argentina, ebbe un ruolo politico decisivo, accanto al marito. Glamour ed eleganza, insieme alla morte precoce, ne fecero un'icona. A lei è stato dedicato un celebre musical (scritto da Tim Rice e Andrew Lloyd Webber) e un film con protagonista la popstar Madonna, diretto da Alan Parker (1996).
Signora Cassano, come mai ha scelto Evita per dare l'addio alle scene?
Per me è un onore poter interpretare una donna come Evita; ho sempre ammirato il suo coraggio, la sua passione, la sua forza ed è giusto non dimenticarla, a sessant'anni dalla morte.
Come si è calata nella parte?
Ho letto molti libri e visto tanti video, anche se la preparazione più importante per me è stata quella del corpo. Attraverso le coreografie, appositamente studiate da Silvia Vladimivsky, ho cercato di rendere quella "scossa" che identificava la sua personalità.
Quali le parti più toccanti?
Tutta la storia di Evita è emozionante, ma in questo spettacolo, al di là della biografia, abbiamo cercato di mettere in luce la donna, i suoi sentimenti, l'amore e i momenti intimi con Peron, per questo non ha nulla a che vedere con il film di Madonna o con il musical di Webber e Rice.
Avrà anche parti recitate?
No, io danzo e basta, come tutti. L'unico che dice qualche battuta è il ballerino che interpreta mio fratello. La parte preponderante dello spettacolo è rappresentata dal ballo, un mix di ritmi tra tango, valzer, milonga e mambo. Ci sono anche dei video, uno all'inizio con protagonista mia figlia a cinque anni, perché abbiamo trovato che era la persona che più assomigliava a Evita da bambina. Alla fine, poi, si ascolta l'ultimo discorso pronunciato da Evita, quando ha rinunciato ad essere vicepresidente con il generale Peron, perché malata.
Con quali sentimenti dice addio alla danza?
Al termine di ogni spettacolo sono emozionatissima, perché so che la tournée, che si chiuderà definitivamente a dicembre a Buenos Aires, si sta avviando alla fine, ma sono contenta, dalla danza ho avuto molti frutti, è stata la mia vita, sin dall'età di otto anni. Bisogna ritirarsi quando si è ancora delle brave ballerine.
Che progetti ha per il futuro?
Mi piacerebbe insegnare e anche formare e dirigere una mia compagnia. Come vede, non è un addio definitivo alla danza!
"Evita. La Duarte", 23-25 marzo. Assago (Mi)- Teatro della Luna. Via G. Di Vittorio, 6. Tel. 02.48857.7516. Biglietti da 24,50 a 39,50 su TicketOne.
© RIPRODUZIONE RISERVATA