Cent'anni con Tarzan
Mito sempre a colori

Dal 23 settembre una mostra sul celebre personaggio dei fumetti, diventato anche un protagonista di classici del cinema. Scarica alcune celebri copertine "storiche". Guarda la fotogallery.

di Andrea Cavalcanti

Una mostra sul secolo di Tarzan aperta allo Wow Spazio Fumetto di Milano. Esattamente 100 anni fa, nel 1912, lo scrittore americano Edgar Rice Burroughs dava vita, sulle pagine della rivista “All-Story Magazine”, a una vera e propria leggenda per milioni di lettori: Tarzan, l'«uomo scimmia», uno dei personaggi più riconoscibili del mondo dell'immaginario cui registi, scrittori e disegnatori hanno dedicato centinaia di film, racconti, albi a fumetti, parodie, illustrazioni e film d'animazione.
A questa ricorrenza, Wow Spazio Fumetto - il Museo del Fumetto, dell'Illustrazione e dell'Immagine animata di Milano - sta dedicando fino a domenica 23 settembre prossimo la mostra “L'urlo di Tarzan”: un percorso espositivo che celebra cento anni di mito attraverso l'esposizione di testimonianze davvero uniche, dai manifesti dei film più memorabili alle tavole originali dei grandi maestri del fumetto che si sono cimentati con le sue avventure, come Hal Foster e Burne Hogarth, il "Michelangelo del fumetto", memorabilia, gadget, foto di scena, estratti video, videogames e tanto altro. La mostra vanta il patrocinio della Edgar Rice Burroughs Inc. rientrando nei festeggiamenti ufficiali del centenario.
Scampato miracolosamente a un naufragio, l'ultimo erede della dinastia dei Greystoke finisce insieme ai genitori sulle coste dell'Africa. La madre muore poco dopo per cause naturali, il padre viene ucciso dalla scimmia Kerchak. Il piccolo viene però adottato dalla femmina Kala, che lo alleva assieme alle altre scimmie della tribù. Ignaro delle sue vere origini, Tarzan riesce a imparare a leggere e scrivere, grazie ai libri trovati nella capanna dei genitori. Entra in contatto con la civiltà quando nella giungla arrivano la bella Jane Porter e il padre, in cerca di tesori nascosti. Per restare con la ragazza di cui si è innamorato, Tarzan accetta di seguirla prima negli Stati Uniti e poi in Inghilterra, dove si sposeranno e avranno un figlio. Disgustato dall'ipocrisia della società civile, però, decide di tornare nella giungla. Dove ritroverà le sue scimmie, l'elefante Tantor e gli altri. Al di là del fumetto, il mito di Tarzan segue una strada parallela, quanto a popolarità e celebrità, in campo cinematografico. Si inizia con "Tarzan of the apes" (1918, muto) di Scott Sidney, con Elmo Lincoln, ma si deve soprattutto al campione di nuoto Johnny Weissmuller (1904-1984) e ai 12 lungometraggi che lo videro protagonista, il picco del successo sul grande schermo.
La mostra milanese (infoline 02-49.52.47.44) sarà visitabile martedì-venerdì 15-19, sabato e domenica 15-20, lunedì chiusura, biglietto intero a 7 euro, ridotto a 4 euro.

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Eco di Bergamo TARZAN IN MOSTRA