Cultura e Spettacoli
Sabato 27 Giugno 2009
Iacchetti: "In Brianza con il mio film
a fianco di chi non ha più lavoro"
L'attore il 28 giugno all'Excelsior: "Ascolterò le storie dei precari, come lo siamo noi ne "L'ultimo Crodino""
In collaborazione con l’amministrazione di Erba, Enzo Iacchetti sarà sul palco del cineteatro Excelsior il 28 giugno dalle 21 per presentare il suo film «L’ultimo Crodino», sulla precarietà. Con lui il sindaco di Erba Marcella Tili, che disporrà l’introito della serata a favore dei lavoratori in cassa integrazione.
La crisi economica, come è evidente, è passata anche nel distretto lariano, come mi confermano gli amministratori di Erba. Forse in questa zona più inaspettatamente che in altre, dato che la Brianza è comunemente considerata ricca e con un sistema imprenditoriale ben avviato.
Ma questa è solo una percezione esterna. La recessione, mi rendo conto, ha intaccato anche i fatturati più solidi e su questa scia ha cambiato la vita da un giorno all’altro a tanti lavoratori e piccoli imprenditori. Mi sembra che questo senso di precarietà sia anche un tema del film.
È quello che Ricky ed io (ndr Ricky Tognazzi) abbiamo sentito interpretando i due protagonisti, trasformati in precari esistenziali dalle vicende della vita. Per questo architettano un piano strampalato per ottenere un fantomatico riscatto e si fanno “beccare” immediatamente da tutti i corpi investigativi italiani e internazionali che gli stanno alle costole.
Fanno ridere per quanto sono goffi nella parte di “rapitori”, ma anche riflettere sul fatto che le persone, se maltrattate dal sistema economico e sociale, possono commettere degli spropositi.
Tanto è vero che questa storia, il regista Umberto Spinazzola non se l’è inventata, ma l’ha tratta da un fatto di cronaca. Il trafugamento della bara di Cuccia con la richiesta di riscatto è accaduto davvero.
Detto questo sarò contento di essere a Erba. Ci sarò per fare una chiacchierata con il pubblico e ascoltare le storie delle persone. Questa pellicola ha ricevuto un pessimo trattamento dal sistema di programmazione ordinario nelle sale. Anche noi ci siamo sentiti messi da parte, come è stato fatto in altre situazioni lavorative. Eppure il regista, la troupe, il cast hanno cercato di fare una buona commedia italia, quella “artigianale”. Ho pensato che a questo punto l’unico modo di interagire con il pubblico è collaborare con enti del territorio e programmarsi di volta in volta le date e le sale.
Ogni serata è un’occasione per parlare con la gente e un mio modo per fare qualcosa di utile. È una soluzione “fai da te” che vorrebbe essere un messaggio di vicinanza a chi è in difficoltà, e nello stesso tempo a chi si occupa di cinema. Le cose sono cambiate anche sotto il cielo brianzolo, lo so.
È più facile che le persone si sentano sole, come succede ai due personaggi del film, ma molti caratteri profondi sono rimasti. Questo è un territorio che conosco bene e che frequentavo ai tempi dei miei esordi o delle trasferte milanesi. Qui ho amici come Nanni Mandelli e Maurizio Sangalli, due bravi autori, con i quali mi sono trovato spesso a lavorare. Entrambi e in più occasioni hanno scritto i testi che ho interpretato in tante fiction e sit com tv.
Enzo Iacchetti
(Testo raccolto da Veronica Fallini)
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