Al Sociale c’è la macchina del tempo
Invito al “Gran ballo dell’800”

L’invito alla città della Compagnia nazionale di danza storica è per il prossimo 4 maggio - Il teatro quest’anno propone anche una “experience” parallela per assistere senza partecipare

L’anno scorso questa iniziativa che ha il sapore del tempo che fu ha ottenuto ottimi riscontri e così il Teatro Sociale di Como invita nuovamente il suo pubblico a prendere parte a “Un ballo in maschera” sabato 4 maggio a partire dalle 18.30. Ancora una volta, no... non si tratta di una rappresentazione fuori programma della celeberrima opera di Giuseppe Verdi anche se si ascolterà comunque una pagina del maestro.

Si tratta del “Gran ballo dell’800 sul lago di Como”, orchestrato da Nino Graziano Luca, direttore della Compagnia nazionale di danza storica che da tanti anni e in tutto il mondo organizza rievocazioni filologiche. Questa avrà una doppia finalità: da una parte il teatro tornerà alle sue origini, al 1813, lo stesso anno, per inciso, della nascita di Verdi.

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Costumi d’epoca e balli di quel tempo: non solo valzer, ma quadriglie, mazurche e contraddanze e se l’attenzione alla ricostruzione di un’epoca sarà assoluta, non mancherà il grande divertimento, sia per i 150 ospiti della compagnia, che arriveranno in frac o divise militari – per i signori – o in abiti di crinolina, per le dame, ma anche per il pubblico. Gli spettatori possono vestirsi come vogliono, ma l’abito da sera è raccomandato soprattutto per chi, nella seconda parte, vorrà unirsi alle danze, imparando, così, i passi dei nostri bisnonni e trisavoli.

Chi volesse noleggiare un costume ottocentesco e curare un’acconciatura a tema, presentando il biglietto del ballo avrà delle condizioni di favore da Celeste Costumi Storici e Teatrali e D & F Parrucchieri by Zamira Di Dini. Il biglietto, a 100 euro, è comprensivo anche del “Buffet imperiale” allestito nel Ridotto. Ma «Il Teatro quest’anno propone un’experience destinata a chi desidera avere una visita guidata, con alcuni aneddoti a ricordare la storia dei balli al Teatro Sociale e, pur non partecipando al ballo, assistere allo spettacolo, osservando dalle gallerie la Compagnia Nazionale di Danza Storica comporre quadriglie, valzer e galoppi: due sono i turni in cui sarà possibile accedere alle gallerie e, per circa 45 minuti, osservare, non osservati, le coreografie, come all’interno di un film d’altri tempi. Dalle 18.30 (ingresso e inizio prima parte) fino alle 19.15 circa e dalle 21.30 (inizio circa seconda parte) fino alle 22.15 circa», spiegano gli organizzatori. II costo di questa experience è di 10 euro. Sono circa 150 le ballerine i ballerini della Compagnia nazionale di danza storica che parteciperanno, con costumi originali d’epoca o con perfette riproduzioni realizzate da sartorie artigianali «Richiamandosi ai quadri ottocenteschi, alle pubblicazioni d’illustrazione d’antan, alle indicazioni provenienti dai saggi o colte per sfumature dai romanzi di Tomasi di Lampedusa, Dickens, Balzac, Flaubert, Mann, Tolstoj, Stendhal o ancora dai figurini pubblicati nelle riviste specializzate del tempo». Insomma, un viaggio nel tempo che coinvolge non solo la musica e il ballo, ma anche la moda e il costume. Per informazioni rivolgersi alla biglietteria di piazza Verdi 1 (martedì e giovedì dalle 10 alle 14; mercoledì e venerdì dalle 16 alle 20; sabato dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18). Infoline (attiva da martedì a venerdì dalle 14.30 alle 16.30): 031-27.01.70.n 
Alessio Brunialti

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