«All’Arena con i Sonics
nella danza del colore»

Como: il direttore artistico e fondatore della compagnia, Alessandro Pietrolini, anticipa lo spettacolo in programma questa sera per il Festival Como Città della Musica

Creature che volano leggere nell’aria, sfidando la gravità, luci e colori d’impatto emozionale, spettacolo tra danza e acrobazia.

Tutto questo è “Toren”, lo show dei Sonics in scena, questa sera, sabato 6 luglio, alle 21.30, nell’Arena del Teatro Sociale di Como.

Il Festival Como Città della Musica è ormai entrato nel vivo e propone al pubblico un appuntamento con la danza più spettacolare.

Un evento complesso anche dal punto di vista tecnico, le cui avvisaglie si sono viste ieri con l’allestimento, curato dalla ditta Porro di Erba, di una grande gru a lato del palcoscenico dell’Arena.

Gli spettatori più attenti ricorderanno che i Sonics, formazione prove niente da Rivoli e attiva dal 2001, non sono nuovi sul palcoscenico comasco.

Nel 2013 proposero “Meraviglia”, proprio in Arena e da allora sono tornati in diverse occasioni.

Di “Toren” parliamo con il direttore artistico della compagnia, nonché fondatore, con Ileana Prudente, Alessandro Pietrolini. (Biglietti per lo spettacolo a 25 – 15 euro più prevendita. Info: www.teatrosocialecomo.it e 031/270170. In caso di maltempo, lo spettacolo si terrà in teatro).

Pietrolini, ci racconta questo nuovo lavoro con cui vi preparare a stupire il pubblico comasco?

“Toren” è uno show di acrobazie aeree che ha debuttato al Fringe Festival di Edimburgo e segna il nostro ritorno all’ispirazione più performativa e visuale. È la quarta produzione teatrale dei Sonics e l’intento, come per ogni spettacolo, era quello di una creazione nuova e diversa dalle precedenti.

Quale sarà il filo conduttore?

Il tema portante è il colore. Partiamo dall’idea che il bianco, in fondo, non è che la somma di tutti i colori. Questa metafora, ci spinge a dire che anche in una vita che sembra incolore possiamo cogliere tante sfumature, da gustare. Questa capacità è più radicata nei bambini e man mano che si cresce, purtroppo, si accantona o si perde. Dobbiamo recuperarla.

Quanti danzatori saranno sulla scena?

Vedrete sette performer impegnati in tanti quadri diversi. Gli atleti – danzatori della compagnia proporranno delle acrobazie aeree e anche coreografie a terra, utilizzando dei lunghi elastici bianchi grazie ai quali compiranno le loro evoluzioni su una musica che definirei epica e romantica insieme. Lo spettacolo è costruito interamente per la gioia degli occhi e la narrazione avviene in modo visuale e perfettamente leggibile da tutti i tipi di pubblico.

Insomma, uno spettacolo di grande impatto…

È nel nostro Dna artistico. I Sonics sono nati diciotto anni fa, nel 2001, quando in Italia non si conosceva ancora neppure il Cirque du Soleil. Grazie allo show che realizzammo nella cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali di Torino, nel 2006, cogliemmo un’importante occasione per farci conoscere e ora continuiamo il nostro percorso tra danza, arte circense, acrobazie, per un vero work in progress.

Il 1 luglio scorso, siete stati protagonisti alle Universiadi, in corso a Napoli…

Sì, abbiamo proposto una nostra performance in occasione dell’inaugurazione del villaggio olimpico. È stato molto emozionante ma lo sarà anche la serata di Como, dove il pubblico ci accoglie sempre con calore.

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