Como aspetta l’Arlecchino “Soleri”
Venerdì e sabato al Teatro Sociale

Il regista Stefano De Luca: «Carismatica la rappresentazione di Ferruccio.A 85 anni continua a dominare il palcoscenico»

Stefano De Luca, regista napoletano e comasco d’adozione, collabora con Ferruccio Soleri alla messinscena di “Arlecchino servitore di due padroni”, in programma venerdì e sabato, alle 20.30, sul palcoscenico del teatro Sociale di Como.

(Biglietti da 27 a 13 euro. Info e prenotazioni: 031/270170 o sul sito www.teatrosocialecomo.it).

Sul giornale La Provincia di oggi, è stata pubblicata un’ampia intervista al regista De Luca. Ecco un estratto.

“Arlecchino servitore di due padroni” qual è il segreto di un successo così duraturo e incontestabile? «Il primo elemento è la regia storica di Strehler che scelse, quasi per caso, di rappresentare questo testo di Goldoni e che ne ricavò una interpretazione fondamentale. In più, a testimoniare la forza viva di questo spettacolo, c’è la presenza in scena di Ferruccio Solari che, alla bella età di 85 anni (compiuti pochi giorni fa, il 6 novembre ndr) continua nel gigantesco lavoro di dare corpo e voce ad Arlecchino».

Che “Arlecchino” vedremo? Si tratta dell’edizione “postuma? «Devo dire che questa definizione non mi piace molto. Arlecchino è simbolo di vita, vissuta pienamente, a tutti i costi, con passione irrefrenabile. In scena al Sociale vedrete un allestimento che si rifà a quello di Edimburgo, con una pedanina di legno dove i comici recitano, ma, tutto attorno, una struttura scenografica architettonica entro la quale vediamo i fuori scena e la continua, rapida interazione tra chi sta in teatro e realtà circostante».

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