Ecco la nuova drammaturgia
Al San Teodoro “Essere bugiardo”

La sala di Cantù propone questa sera la pièce basata sul testo di Carlo Guasconi. Intorno al tavolo della cucina, un uomo affronta con la famiglia la crisi che lo attanaglia

Il Teatro San Teodoro di Cantù presenta, questa sera 23 febbraio, alle 21, un altro spettacolo inserito nel cartellone di prosa. Ancora una volta, è protagonista la nuova drammaturgia, che la sala canturina, promuove e fa conoscere al suo pubblico, con un’operazione intelligente e aperta ai giovani. Va in scena “Essere bugiardo” pièce basata sul testo di Carlo Guasconi che è anche interprete con Mariangela Granelli e Massimiliano Speziani. La regia è di Emiliano Masala.

Lo spettacolo nasce da una produzione La Corte Ospitale, Proxima Res, Premio Riccione. Ancora una volta, in linea con le scelte della direzione artistica del San Teodoro, vedremo uno spettacolo che ha ricevuto riconoscimenti della critica tra cui il Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli, nell’11° edizione. Ambientato nello spazio domestico ma anche claustrofobico di una cucina, che dovrebbe essere il cuore della casa e dell’intimità familiare, “Essere bugiardo” vede protagonista un padre che si trova in una condizione di crisi profonda, legata alle vicende della propria famiglia. Proprio stando seduto al tavolo della cucina, il desco che tante implicazioni simboliche comprende e rivela, l’uomo si interroga sulla vita vissuta, sulle occasioni mancate, sul dolore che nasce dalla consapevolezza di non poter tornare indietro per cambiare lo stato delle cose.

Il personaggio non è solo (o così sembra) dialoga con altre due figure. Sono la moglie ed il figlio, chiamati a confrontarsi con le sue bugie, omissioni che gli servono perché non è capace di adattarsi alla realtà e alla solitudine. In una dimensione di tempo bloccato e di assoluta immobilità, saranno proprio i personaggi della moglie e del figlio a far riprendere il corso naturale alla vita dell’uomo, in un recupero di forza, volontà e forse di speranza. Il tema è quello, che tocca tutti prima o poi, del distacco, della mancanza di chi amiamo, della fine.

Lo spettacolo è articolato in tre momenti temporali diversi che permettono di ricostruire questa storia particolare, in bilico tra vita e morte, passato e presente, solitudine e legami familiari. Come detto precedentemente, “Essere bugiardo” ha ottenuto il Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli. Nella motivazione si legge, tra l’altro: “…L’autore scolpisce, con sorprendente intensità e altrettanta maturità, tre personaggi: il padre, la madre, il figlio. Mai scontati, sempre umani, umanissimi, fertile terreno di prova per gli attori che in futuro li andranno ad interpretare”. Starà al pubblico del San Teodoro ritrovarsi in queste lusinghiere parole. I biglietti per assistere allo spettacolo costano da 16 a 8 euro. Info e prenotazioni www.teatrosanteodoro.it e 031/717573). Dopo questa serata, la sala canturina aspetta il pubblico anche domani pomeriggio, alle 15, con la Stagione Famiglie. Va in scena “Babebìbo…blu” una produzione del Teatro del Buratto.

I biglietti costano 6 euro. Lo spettacolo è ispirato alle forme e ai colori di Kandinskij. Una bambina scopre e riconosce, nominandole, emozioni di cui fa tesoro.

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