Ecco “Murder mystery”
Lo schermo di Netflix
si accende sul lago di Como

In streaming il film girato anche a Como, Cernobbio e sulle rive del Lario - Jennifer Aniston e Adam Sandler in una commedia noir che promette una grande promozione per il territorio

C’era una volta a Lariowood… e continua a esserci.

Il cinema come strumento, veicolo di conoscenza e trasmissioni di immagini, ha valicato i confini di genere e linguaggio tradizionale, fino ad arrivare ad oggi, realtà oramai consolidata, alla piattaforma di Netflix. Da lì, in onda proprio da oggi, venerdì 14 giugno, sbarca finalmente “Murder mystery”, commedia brillante a tinte noir, diretta da Kyle Newacheck, che, molti comaschi non possono avere dimenticato, venne girata l’estate scorsa, “invadendo” per oltre un mese proprio il centro cittadino, Villa Erba e altre zone limitrofe.

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La cooperazione

Dal set blindato (ma violato da qualche abile fotografo) alla cooperazione monumentale il passo ha lasciato il segno: ben due unità si sono alternate infatti a riprendere, coinvolgendo circa trecentocinquanta professionisti, maestranze e sinergie locali, inglesi, americani, comparse, portando un cast soprattutto internazionale, cosa che non accadeva da un bel po’ di tempo.

La trama racconta di una coppia americana, Audrey e Nick Spitz, interpretati rispettivamente da Jennifer Aniston e Adam Sandler, lui detective di polizia, lei parrucchiera appassionata di romanzi gialli, partiti in luna di miele dopo quindici anni di nozze.

Sull’aereo che li sta portando verso l’Europa (la pellicola è stata girata anche tra Portofino e Santa Margherita Ligure) incontrano un misterioso visconte (Luke Evans) che li invita sul mega yacht di un milionario, Malcolm Quince, messo in scena dal grandissimo Terrence Stamp.

Lì avverrà però un omicidio, è proprio quello del proprietario: tutti gli ospiti sono sospettati, in particolare loro... Da questo momento il viaggio che doveva essere di totale relax, si trasformerà per entrambi in un’avventura di sopravvivenza, scandita da gag, inseguimenti, travestimenti, auto di lusso, ironia e una strizzata d’occhio alle letture di Agatha Christie.

«Scegliere di girare a Como è stata una delle esperienze migliori – racconta Allen Covert, uno dei produttori – perché la città parla con il cuore. Cercavamo un posto meraviglioso, tutti ce l’avevano raccomandato, ed abbiamo avuto ragione. Nonostante non volessimo disturbare troppo, o essere eccessivamente impertinenti, siamo stati accolti in una maniera talmente positiva da rimanere stupefatti. Non è solo la bellezza del territorio, i paesaggi, gli interni, esterni, tutto era perfetto come set naturale, così il cibo, i prezzi ragionevoli trovati, d’altronde il film non è indipendente, c’era un gruppo di lavoro enorme. La differenza vera, infatti, è arrivata soprattutto dalla gente, è stato come sentirsi a casa».

E se “Murder mystery” potrebbe rivelarsi un ulteriore biglietto da visita pubblicitario, la certezza della magia del lago rimane un valore universale, più che mai da proteggere e alimentare seriamente.

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