Faber e la sua musica, dieci anni dopo
Due serate per ricordare un amico

Il 10 gennaio allo Spazio Gloria e il 17 a Cantù l'omaggio di tanti artisti locali e non

È specialmente in gennaio che ritornano le voci. È specialmente in gennaio che ci allagano i ricordi. È specialmente in gennaio che mi manchi un po’ di più. Specialmente in gennaio porto il tuo giaccone blu».
Parole, anzi, liriche di Massimo Bubola, composte qualche anno fa per ricordare l’amico, collaboratore, maestro e mentore Fabrizio De André che tutti ricordano, specialmente in gennaio, in questo gennaio imminente dove si commemoreranno i dieci anni della scomparsa inattesa e dolorosa del più amato poeta della canzone. Si moltiplicano le iniziative, da sottolineare quella dello stesso Bubola che ha ripreso i brani composti a quattro mani nel disco <Dall’altra parte del vento>, e anche il circolo Arci Xanadù non poteva essere da meno visto che, già in passato, aveva scelto di dedicare sempre un’occasione ai brani del genovese, fin dal giorno dell’apertura che salvò dall’oblio una gloriosa sala cinematografica trasformandola nel centro multifunzionale che è oggi. Ancora prima, al circolo di Mirabello, non era stato reso omaggio solo all’artista ma anche alla ricca tradizione culinaria ligure (quella, per intendersi, che viene snocciolata in un gustoso verso di <Creuza de mä>). Entrambe le iniziative torneranno alla fine di questo primo decennio senza De André, senza nuovi dischi, né quello dedicato agli autori brasiliani, né quello che avrebbe dovuto coinvolgere ben quattro compositori (tra cui Luigi Nono), né le altre cose lasciate a metà di cui si è vociferato in tutto questo tempo. Sabato 10 gennaio (dopo la mezzanotte scade la data fatidica, che è l’11 gennaio quando in tanti ci svegliammo, accendendo distrattamente la televisione, assistendo al raro spettacolo di un Vincenzo Mollica in lacrime con il faccione di Fabrizio alle sue spalle, abbastanza per capire che era successo l’irreparabile) sarà lo Spazio Gloria di via Varesina a presentare <...dai diamanti non nasce niente>. Parteciperanno artisti locali e non: i Sulutumana, Luca Ghielmetti, la bella promessa Lelecomplici, gli Atarassia Grôp in versione acustica, poi ancora Giovanni <Cigno>Ardemagni, Andrea Sigona, Bricchi, Gorri & Lambricchi e Renato Franchi & l’Orchestrina del Suonatore Jones che, da tempo, conducono una particolare rivisitazione del repertorio. Nel corso dell’evento sarà anche proiettato <Faber nostro>, il primo “corto” dedicato a De André, diretto da Lino Pinna (ingresso a 10 euro, tesserati Arci a 7 euro, info e prenotazioni allo 031/44.91.080). Secondo appuntamento la settimana dopo, sabato 17 gennaio a partire dalle 20, all’Arci Mirabello di via Tiziano 5, Mirabello di Cantù: <Cose da beive, cose da mangià>, come ricordato, non è solo un’occasione musicale ma anche enogastronomica: note innaffiate dal Vermentino, profumi genovesi e, sul palco alcuni dei protagonisti già ricordati e anche Massimo Morselli da Modena, Arienti & Folli, da Milano, Pippo Urso da Varese, Beans, Bacon & Gravy da Busto Arsizio, Sopralenote da Milano, Lele Ravera Band, proprio da Genova mentre giocano in casa i canturini Dasinkhanè (ingresso, tessera e cena 12 euro, per prenotazioni, a partire dal 2 gennaio, Arci Como tel. 031.264921 e-mail [email protected]).

Alessio Brunialti

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