“Grease”, al Sociale arriva
il musical degli “happy days”

Stasera e sabato al Sociale il cult-musical che ci immerge negli anni Cinquanta - Simone Sassudelli è Danny, Francesca Ciavaglia è Sandy, la regia è di Saverio Marconi

Oltre venti anni di successi inarrestabili per lo spettacolo che ha dato il via alla musical-mania in Italia con oltre un milione e mezzo di spettatori: “Grease”, il musical dei record, torna a grande richiesta a Como grazie alla collaborazione tra il Teatro Sociale e MyNina spettacoli.

Stasera, venerdì 17 gennaio, e domani alle 20.30 sul palco di piazza Verdi risuoneranno ancora una volta le amatissime canzoni mentre la scena si riempirà di un’esplosione di colori a tinte pastello, ispirati a quegli anni Cinquanta che questo musical celebra da quasi... cinquant’anni. La prima rappresentazione risale, infatti, al 1971 quando andò in scena al Kingston Mines di Chicago.

Era molto diverso da come lo conosciamo oggi, gli autori Jim Jacobs e Warren Casey nel tempo avrebbero cambiato molti aspetti della produzione e anche dei numeri musicali, ma, di fatto, il successo iniziò a crescere esponenzialmente portando a due effetti collaterali non da poco. Il primo è stato quel revival degli anni Cinquanta che è poi sfociato in pellicole come “American graffiti” e in telefilm come “Happy days” (chi è Fonzie se non un Danny Zuko che non ha ancora trovato la sua Sandy?).

E poi c’è stato il film: un blockbuster planetario. John Travolta, alla ricerca di un ruolo che potesse recuperare i consensi guadagnati con “La febbre del sabato sera”, era perfetto per il ruolo, Olivia Newton-John era una cantante, non un’attrice, ma aveva il volto giusto per passare dalla ragazzina acqua e sapone alla motorcycle girl del finale. Anche la colonna sonora è stata una hit mondiale, con la produzione del re Mida del cinema “a luci rock” Robert Stigwood, la supervisione di Barry Gibb dei Bee Gees (che scrisse appositamente la canzone “Grease”, affidata alla strepitosa voce di Frankie Valli dei Four Seasons) e una manciata di classici dei Fifties interpretati dagli Sha – Na – Na, tra i primi, già a Woodstock, a rileggere quegli anni d’oro, chiudendo il cerchio. Un trionfo irripetibile se è vero che un inutile sequel (“Grease 2”, ovviamente) fu un sonoro fiasco. Meglio, molto meglio riportarlo nei teatri.

La Compagnia della Rancia, con la regia di Saverio Marconi, mette in scena “Grease” dal 1997 e da è un “cult musical”, uno show che il pubblico torna a vedere più e più volte, scatenandosi, vestendosi a tema, un po’ Pink Ladies, un po’ T – Birds intonando (e anche stonando, ma che importa?) “Summer nights”, “Greased lightnin’”, “You’re the one that I want” e tutte le altre canzoni che hanno fatto epoca.

Questa edizione, adattata e diretta da Marconi, naturalmente, è nella traduzione italiana firmata da Michele Renzullo e Franco Travaglio con le scene di Gabriele Moreschi, i costumi di Carla Accoramboni, e le coreografie di Gillian Bruce. Simone Sassudelli è Danny, Francesca Ciavaglia è Sandy e negli altri ruoli troviamo Giorgio Camandona, Eleonora Lombardo, Nick Casciaro, Gioacchino Inzirillo e Matteo Romano. Biglietti a 44 euro (platea e palchi), 36 euro (IV galleria,) e a 26 euro (V galleria).  
Alessio Brunialti

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