«Il nostro Festival LacMus
sul lago dei pianisti»

Intervista al creatore della rassegna che prende il via oggi con un concerto e una mostra dedicata al contributo del Lario alla grande musica

Il Festival LacMusfa numero perfetto, con la sua edizione 2019. La terza volta della rassegna creata dal pianista franco-canadese Louis Lortie e dal direttore d’orchestra italiano Paolo Bressan prende il via oggi, mercoledì 26 giugno, con la sua locandina di 12 eventi di alto spessore artistico nei più bei luoghi della Tremezzina, con annessa la chicca di una mostra di documenti originali testimoni delle numerosissime presenze sul Lario dei più grandi della musica europea di ogni tempo.

Louis Lortie, folgorato qualche anno fa da questa parte di Lago di Como - dove ha posto una delle sue dimore all’apice di una carriera concertistica internazionale di assoluto livello – non nasconde la soddisfazione per la nuova proposta, alla terza edizione, che prende il via con il concerto pre-inaugurale di musiche di autori ispirati al Lago di Como e compositori che hanno trascorso un periodo della loro vita sul Lario delle 16.30 nel nuovo Auditorium dell’Istituto Comprensivo Statale della Tremezzina, preludio all’inaugurazione delle 18.30 al Museo del Paesaggio del Lago di Como della mostra ideata, curata e allestita dalla musicologa Paola Colombo.

Maestro Lortie, il suo rapporto con il Lario è ogni anno più stretto. Quanto c’entra la bellezza del territorio e quanto la musica?

Sicuramente, alla pari. Al mio arrivo qui, invitato da Paolo Bressan, non sapevo che dal Lario fossero passati così tanti pianisti. È una scoperta nuova ogni giorno, che io voglio condividere e diffondere. Recentemente ho incontrato la nipote di Artur Schnabel: ha appena pubblicato in tedesco tutta la corrispondenza di Schnabel con la moglie Therese. Tra le mille informazioni mi ha meravigliato la serie di citazioni a Lili Kraus: fu lei, che io ho ascoltata da ragazzino e ai tempi già viveva sul Lario, a indirizzarli qui.

La terza edizione 2019 si annuncia ancora una volta di grande caratura internazionale.

Quali criteri segue?

Siamo ancora veramente all’inizio di un percorso che speriamo diventi lungo, approfondito e radicato su questo meraviglioso angolo di mondo; facciamo esperimenti, alla ricerca del miglior incrocio musica e luoghi.

Innanzitutto riconfermiamo con convinzione le proposte che hanno funzionato nelle due edizioni precedenti. Penso al concerto gratuito di Meditazioni al Santuario della Beata Vergine del Soccorso, luogo dall’acustica fenomenale perfetta per la voce, che prevede la mattina di sabato 6 luglio il ritorno di Christiane Karg: ha cantato da poco al Teatro alla Scala l’Euridice in Gluck, da noi proporrà lieder di Schubert e Mendelssohn in un arrangiamento molto interessante per quartetto d’archi del compositore tedesco Aribert Reimann. Un’altra conferma convinta sarà la Greenway musicale, con la passeggiata il pomeriggio del 5 luglio dalla chiesa di Sant’Eufemia a Ossuccio a quella di Sant’Andrea di Lenno immersi nelle bellezze del territorio e della musica posizionata in varie fermate: una specie di aperitivo musicale con tappe da 10 – 15 minuti fra voce, violoncello solo, pianoforte, organo, archi per ascoltare in luoghi poco conosciuti. Poi gli appuntamenti con luoghi imperdibili come Villa Carlotta e Villa del Balbianello: per ognuno di questi due luoghi ci siamo impegnati a scegliere il punto più idoneo acusticamente, per mettere sopra a tutto la qualità dell’ascolto.

Non ci sono solo i luoghi ma anche i nomi, primo fra tutti Ton Koopman.

Certamente, ho preso al volo la sua grande disponibilità nel suo tour con Klaus Mertens. Altri protagonisti indiscussi saranno Les Vents Français, Luigi Carroccia con i Notturni di Chopin, il mezzosoprano Sophie Koch con i propri allievi alla Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio.

Finalmente ascolteremo come protagonista anche Louis Lortie?

Sì, in un mio recital inaugurale per i sessant’anni d’età, giovedì 27 prossimo al Balbianello. Sarà l’unica volta nella quale mi concederò un concerto da solo, la logica del Festival LacMus è quella di privilegiare la musica da camera, ma da quando ho suonato la prima volta lì mi sono sempre ripromesso di dedicarmi un recital solistico… .

Tutte le informazioni dettagliate al sito lacmusfestival.com

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