Laura Negretti: «Estate in palcoscenico con Liala, Chiara e Calvino»

Teatro L’attrice, anima di “Teatro in Mostra” presenta il ricco cartellone: «Felice per gli undici spettacoli e un debutto»

Ventisei date, undici spettacoli diversi, tra cui un debutto assoluto. È la “lunga estate calda” di Teatro in Mostra, così ribattezzata da Laura Negretti, anima della compagnia comasca. Dal 16 giugno, con lo spettacolo “Cafè Belle Époque”, in scena a Binago, in piazza Vittorio Veneto, alle 21, partirà infatti la tournée estiva del gruppo, tra Lombardia e Piemonte, ma anche altre date extra, in Emilia Romagna e nelle Marche.

Un’estate di super lavoro…

Sì, sono molto felice, insieme a tutti i miei compagni di palcoscenico, perché la Stagione estiva si preannuncia intensissima. In meno di due mesi, proporremo ben ventisei repliche e non di uno solo spettacolo. Saranno infatti undici i titoli del cartellone.

Un impegno in più?

Certo, dal punto di vista organizzativo e logistico sarà faticoso, ma mi inorgoglisce il fatto che nel programma ci siano anche spettacoli che girano da tempo (alcuni da dieci anni!). Evidentemente è la prova della buona scelta fatta a monte, cogliendo le esigenze del pubblico.

Nel programma ci sono spettacoli diversi, dai drammi alle commedie.

Teatro in Mostra, da sempre, propone spettacoli di due tipi: da una parte la commedia, con particolare riferimento alla commedia all’italiana, dall’altra, testi che trattano argomenti impegnativi, come “Barbablù 2.0” sul dramma delle violenze contro le donne. La tournée rispecchia il nostro lavoro. Proponiamo “Barbablù” ma anche “La spartizione ovvero Venga a prendere un caffè da noi”, “Divorzio all’italiana”, “L’ultima notte di Antigone”, “Like”, “Occidoriente” e ancora “Di sabbia e di vento”, ma anche il rinnovato “In arte Liala”, il recital su Dante “Uomini siate e non pecore matte”.

C’è anche un titolo nuovissimo.

Sì. È uno spettacolo dedicato a Italo Calvino, di cui, nel 2023 si celebreranno i cento anni dalla nascita. Si intitola, prendendo a prestito una definizione calviniana “Elefanti sulla ragnatela”. Alessandro Baito, che ne è autore e che sarà poi con me in scena, come interprete, ha scelto di costruire un recital, intrecciando passi di diverse opere di Calvino. Sarà quindi una storia nuova di zecca che però userà soltanto le parole del grande autore, intrecciate insieme, secondo una delle tecniche narrative da lui preferite.

A quando il debutto?

È fissato per l’11 settembre e avverrà a Colico, nella Frazione Fontanedo. L’orario è ancora in definizione. Questo debutto che anticipa la Stagione invernale.

In più, lo spettacolo dedicato a Liala, è stato rinnovato.

Sì, il sottotitolo recita “Una storia vera da Gabriele D’Annunzio ad Aldo Busi”. La drammaturgia e la regia sono di Marco Filatori. Lo spettacolo è stato rivisto e ora è di nuovo in tournée. Ne sono felice perché narra la storia, fuori dal comune, della scrittrice nata a Como e vissuta fino alla fine a Varese. Un’autrice che, con un genere considerato minore, ha comunque segnato la storia del costume. Aldo Busi, lo scrittore e opinionista che la intervistò qualche anno fa, quando era ormai molto anziana, ci ha concesso di citare il suo nome nello spettacolo.

La carovana estiva sta per partire?

Non vediamo l’ora. Un’atmosfera magica, tra palcoscenico, caldo, zanzare, e cene di mezzanotte in autogrill, che inebria ogni attore.
Sara Cerrato

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