Pronti per la “Grande musica”?
Quartetto e soprano a Cernobbio

Il primo appuntamento oggi, domenica 17 marzo, alle 16 nella chiesa di Piazza Santo Stefano - Il Quartetto Nôus con Paola Leoci: nel programma “Langsamer Satz” di Anton Webern

Un quartetto d’archi italiano, considerato fra le realtà musicali più interessanti della realtà musicale nazionale per la presa coinvolgente delle proprie interpretazioni, e una voce di soprano brillante, evidenziata convintamente dal concorso internazionale AsLiCo nonché segnalata e selezionata appositamente dal grande soprano italiano Mariella Devia per l’evento di oggi. Sono questi gli ingredienti del concerto inaugurale de “La Grande Musica a Cernobbio” 2019, che prende il via oggi, domenica 17 marzo, alle 16 sotto le volte della raccolta chiesa di Piazza Santo Stefano.

Enrica Ciccarelli Mormone, presidente della Fondazione milanese Società dei Concerti e cernobbiese appassionata, torna a portare in riva al Lario giovani gioielli della realtà musicale nazionale, artisti di riconosciuto spessore e nomi mitici, nella scia della via e dell’esempio tracciati da Antonio Mormone. Il Quartetto Nôus di Tiziano Baviera, Alberto Franchin (violini), Sara Dambruoso (viola) e Tommaso Tesini (violoncello) arriva con il suo bagaglio di mente, ispirazione e creatività fioriti da un percorso formativo nel quale la tradizione italiana si è fusa con le più importanti scuole europee, accompagnando per una parte del percorso la voce del giovane soprano pugliese Paola Leoci.

Il programma del concerto è tutto da gustare. I quattro nel Nôus apriranno il pomeriggio musicale cernobbiese affacciato sui panorami fascinosi del primo bacino lariano con l’altrettanto mozzafiato pagina dal movimento lento “Langsamer Satz” di Anton Webern: un «Camminare per sempre come adesso, tra i fiori con accanto la persona più cara, sentirsi una sola cosa con l’universo», come dichiarato dallo stesso autore, suggerimento aperto verso il mondo del Novecento che si stava vertiginosamente dischiudendo con le sue contraddizioni.

Baviera, Franchin, Dambruoso e Leoci circonderanno quindi di suono Paola Leoci che omaggerà la misticità del luogo con la “Salve Regina” in do magg. op.153 per soprano e quartetto d’archi di Franz Schubert; il pomeriggio musicale si chiuderà con i quattro movimenti del Quartetto op.18 n.4 di Ludwig van Beethoven, composizione definita “popolare da sempre” in cui la tonalità beethoveniana per eccellenza di do minore dà il pathos inconfondibile al pezzo.

Il Quartetto Nôus, premio “Piero Farulli” del XXXIV Premio “Franco Abbiati”2015 (massimo riconoscimento della critica musi­cale italiana) suona insieme da quasi un decennio a livello internazionale; per due volte è stato quartetto in residence al Festival Ticino Musica di Lugano ed è regolarmente ospite di Venice Classic Radio, Radio Clásica, RSI e Radio 3 RAI. Versatilità e originalità interpretativa esteso all’intero arco storico del repertorio quartettistico spinge l’ensemble a cimentarsi in performance innovative come suonare a memoria e totalmente al buio.

Di Paola Leoci, brillantemente avviata a una carriera di repertorio operistico e sacro, ricordiamo la presenza applaudita nel pregevolissimo “Viaggio a Reims” di OperaLombardia.

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