Riso Amaro, omaggio alle mondine
Canzoni e fotografie intorno al piatto

Risottata speciale questa sera all’Officina della Musica con brani scelti e cantati da Cristiano Stella e le immagini di Gin Angri

C’è musica nuova in cucina, anzi: è antica. Antica quanto può esserlo il riso, un cereale che si coltiva e si consuma fin dalla notte dei tempi. Stasera alle 20 all’Officina della Musica di via Giulini 14B sarà compito di Max Pini con la sua Cucina clandestina proporre un risotto raccontato, aiutato, in questo, dalle immagini del fotografo Gin Angri e dalle canzoni di Cristiano Paspo Stella. E se il riso si mangia da sempre, da sempre anche si canta.

Per questa occasione speciale il cantautore comasco parte, inevitabilmente, dalle mondine, dal “Riso amaro” cui è intitolata questa serata. Quindi “Bella ciao”, ma non nella versione “partigiana”, bensì “Alla mattina, appena alzata, in risaia mi tocca andar”. Il repertorio delle mondariso era sterminato e variava, naturalmente, da regione a regione e poi da una località all’altra anche se ci sono canti che hanno superato i confini come “Sciùr padrùn” e “Saluteremo il signor padrone”.

Inoltre «Un omaggio anche alle “Acque”, elemento fondamentale per il riso con l’omonima canzone di Francesco Guccini e visto che il risotto più tipico e amato, almeno dalle nostre parti, è quello alla milanese, anche “Milano” di Lucio Dalla non poteva mancare». Anche le foto di Angri mostreranno aspetti di quello che è stato, per tanti anni, un lavoro tipicamente femminile e particolarmente duro, che ha segnato generazioni di italiane. La partecipazione allo spettacolo, con risottata, costa 15 euro.n 
Alessio Brunialti

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