Rita Pavone, a Sanremo
con un brano comasco

La canzone “Niente (Resilienza 74)”è prodotta e arrangiata da Filadelfo Castro

È definitivo l’elenco dei concorrenti del Festival di Sanremo 2020, che si terrà, come sempre, al Teatro Ariston dal 4 all’8 febbraio. E se è nuovo il conduttore / direttore artistico – Amadeus – anche la rosa dei partecipanti schiera tanti nomi nuovi, un segno di rinnovamento per marcare un anniversario importante: questa sarà la settantesima manifestazione canora. E se personaggi come Achille Lauro, Diodato, Enrico Nigiotti hanno già trascorsi sanremesi, ci sono tantissimi esordienti come Alberto Urso, Anastasio, Junior Cally.

Poi ci sono artisti che non ti aspetti di trovare al Festival come, per opposti motivi, Levante e Elettra Lamborghini, ma anche Paolo Jannacci e Piero Pelù (e dire che quest’anno si festeggia anche il quarantesimo dei Litfiba). Ma c’è anche chi è al suo quarto Sanremo in mezzo secolo, anche se la sua ultima partecipazione risale al 1972.

È Rita Pavone, scatenatissima cantante torinese, recentemente alla ribalta anche per questioni extra musicali (le sue esternazioni in ambito musicale, politico e sociale hanno fatto esplodere i social, per usare un eufemismo), pronta a interpretare “Niente (Resilienza 74)”, un brano scritto da George Merk e prodotto e arrangiato dal musicista comasco Filadelfo Castro.

È un momento di superlavoro per il suo studio Beat Factory che, in questi giorni ha ospitato anche Ron Moss, per tanti anni il Ridge di “Beautiful” che, come sanno tutte le sue fan, da sempre conduce una carriera parallela da musicista country. E prima delle vacanze è andato in onda il film “Ambrosoli, il prezzo del coraggio”, prodotto da Rai Fiction, per il quale Castro ha scritto e prodotto la colonna sonora.
A. Bru.

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