Westwood, stile e impegno. Orticolario le dedicò una rosa

A Londra è morta a 81 anni la stilista, imprenditrice e attivista per il clima, che nel 2012 era stata festeggiata da Orticolario per l’impegno ambientale

A 81 anni è morta, a Londra, Vivienne Westood, icona dell’alta moda anglosassone, insignita in passato del titolo di “Dama comandante dell’Impero britannico” dalla regina Elisabetta. Era un’imprenditrice di successo e un’attivista per i diritti umani e per il rispetto dell’ambiente che non temeva di esprimersi in prima persona con iniziative sempre di risonanza internazionale. Una personalità magnetica, ben oltre la moda, molto legata a Como, sia per ragioni professionali, sia per la passione dei parchi storici e dei giardini. Dieci anni fa Orticolario le aveva tributato una speciale festa, in occasione della presentazione di una specie di rosa che porta il suo nome. Un riconoscimento, aveva allora sottolineato Moritz Mantero, imprenditore tessile e fondatore di Orticolario, che esprimeva riconoscenza per l’impegno profuso da Westwood a favore dell’ambiente.

A La Provincia la stilista aveva spiegato l’impegno politico a favore del clima, per giungere alla “Climate Revolution” in un’epoca a noi vicina, ma ancora lontana dalla sensibilità “green” e sostenibile dei nostri giorni. Westwood aveva ricordato come il suo brand “Red Label” avesse proprio «lo scopo di accrescere la consapevolezza del cambiamento climatico e la necessità di agire velocemente a riguardo». Perché ribadiva: «Con il trascorrere del tempo le persone stanno cambiando i loro valori e i loro atteggiamenti. Ciò determina una Rivoluzione. La lotta non è più tra classi sociali o tra ricchi e poveri, ma tra gli inconsapevoli e persone invece consapevoli dell’ecosistema e dell’ambiente. Ognuno deve aggiungere il proprio piccolo contributo nella lotta contro i cambiamenti climatici». In che modo? «La gente dovrebbe preparare e cucinare cibi che coltiva; bisogna ridurre l’utilizzo della plastica; bisogna tenersi informati riguardo alle tematiche ambientalistiche; le persone dovrebbero investire in arte e in cultura e sforzarsi di avere le proprie idee».

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