Albese, una casa distrutta
L’incendio costa 150mila euro

È ingente per la famiglia Trezzi il bilancio del rogo di giovedì sera. Le fiamme sprigionate da un freezer hanno devastato un’ala del cascinale

Il giorno dopo il furioso incendio divampato in via delle Chiuse è dedicato alla conta dei danni, oltre 150mila euro, alla riflessione su quanto accaduto e sui rischi corsi: nei locali andati a fuoco si trovava Michele Trezzi.

Alberto Trezzi ha visto giovedì sera andare in fumo il lavoro di una vita, un’ala della sua bella casa è un ammasso annerito. L’appartamento del figlio Michele non c’è più e neppure l’ampio magazzino degli attrezzi, tutto a causa di un cortocircuito di un freezer.

Ma Trezzi guarda all’aspetto positivo, il figlio Michele si trovava nei locali andati a fuoco ma è uscito in tempo, avvertito dall’altro figlio Emanuele, trasportato all’ospedale per accertamenti: ha accusato solo una lieve intossicazione. Giovedì sera dalle 21,30 fino ad oltre l’1,30 sul posto hanno lavorato più distaccamenti dei vigili del fuoco: Cantù, Como ed Erba.

Il vecchio cascinale sistemato in abitazione rustica della famiglia Trezzi ha visto un’ala andare completamente in fiamme ed all’incirca metà del tetto. Problemi limitati per l’area più vecchia, con i muri di sasso che hanno dato riparo in queste due notti alla famiglia. Il magazzino è andato invece distrutto. I vigili del fuoco hanno poi evitato che le fiamme attaccassero anche la struttura dietro quella principale in cui si trovava il figlio Emanuele.

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