«Aprite il castello di Pomerio»
Erba propone visite guidate

Oltre a matrimoni e concerti, l’opposizione sollecita un maggiore utilizzo della dimora. L’assessore Brusadelli: «Facciamo già molto, si possono fissare ingressi con guide volontarie»

«I matrimoni e i concerti non bastano, aprite al pubblico il Castello di Pomerio». A riaccendere i riflettori sul complesso medievale di via Como sono i consiglieri di minoranza: Lega e Pd invitano l’amministrazione a valorizzare maggiormente l’edificio, riaprendo le porte agli erbesi che vorrebbero poter camminare tra corridoi e sale affrescate. Per l’amministrazione, tra lavori ed eventi, è stato fatto moltissimo: «In futuro nulla vieta di aprirlo al pubblico in giorni prefissati».

Della riqualificazione del Castello di Pomerio si sta occupando il vicesindaco Claudio Ghislanzoni, che ha la delega al patrimonio. «Per sistemare il castello abbiamo avviato la collaborazione con una società di organizzazione eventi - la Linea Banqueting di Milano, ndr - a partire dal 2015. La formula è vincente: anziché pagare un canone di affitto, effettuano interventi di ristrutturazione per dello stesso valore. Alla luce delle difficoltà economiche del settore pubblico, è l’unica via».

«Abbiamo organizzato anche alcune visite guidate gratuite - dice l’assessore alla cultura Franco Brusadelli - che hanno riscosso un certo successo». E aggiunge: «In ogni caso aprirlo al pubblico in giornate prefissate è una buona idea: ovviamente non potrà essere tutti i giorni e bisognerà trovare un accordo con la società che lo gestisce, ma nulla vieta di percorrere questa strada. Magari utilizzando guide turistiche volontarie».

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