Erba, crollo degli iscritti
dopo 38 anni chiude il Milan Club

Era stato aperto da Rivera nel 1979

Da 350 soci di fine anni Settanta, ai 35 fedelissimi rimasti

Il presidente: «Andare avanti così in pochi non ha senso»

Chiude i battenti una delle storiche associazioni della città: il Milan Club saluta soci e tifosi e d’ora in poi vive di ricordi e della passione per la squadra del cuore, senza però più accompagnare i rossoneri erbesi allo stadio. Si chiude una stagione, guarda caso in un anno in cui la squadra non ha certo brillato per risultati.

Sfilata di star

E pensare che a inaugurare l’apertura del Club erbese nel 1979 era arrivato Gianni Rivera, per una serata nell’allora sede del Castello di Pomerio. Presidente dei tifosi erbesi era Gianni Pontiggia, mentre la società negli anni precedenti all’avvento di Silvio Berlusconi era guidata da Felice Colombo. «Pontiggia non ha mai abbandonato e ancora oggi faceva parte del Consiglio, ma nell’83 sono diventato presidente io, fino a domenica quando abbiamo fatto la cena d’addio - racconta Mario Chessorti - Con il mio vice Ivano Galanti abbiamo lavorato fino all’ultimo, ma abbiamo pensato che non fosse più il caso di andare avanti. Dai 350 soci degli anni Settanta, ora siamo rimasti in 35. A vedere le partite, poi, andavamo in una decina. Inutile continuare a organizzare il pullman». Cambiata diverse volte anche la sede, portata anni fa alla storica trattoria Aurora.

In questi 38 anni il Milan Club si è dato da fare in città anche con diverse iniziative di carattere benefico: per diverse stagione ha accompagnato a Milanello i ragazzi della Nostra Famiglia.

Solidarietà e iniziative

Con le sue attività inoltre ha sostenuto il Tetto Fraterno di don Bassano Pirovano.

Dall’83, anno di ingresso nella presidenza di Chessorti fino al ’91, il club ha istituito anche una simpatica iniziativa che coinvolgeva tifosi e giocatori: «Organizzavamo il Trofeo Milan - continua Chessorti - i soci votavano il miglior giocatore e il vincitore veniva invitato a Erba per la premiazione. Il primo a vincere era stato Evani, poi nell’84 era toccato a Battistini, nell’85 a Baresi, nell’87 a Tassotti, nell’88 a Galli, nell’89 a Donadoni e nel ’91 ad Ancelotti».

Procuratori

La stagione d’oro in cui i tifosi potevano trascorrere una serata insieme ai loro idoli però è finita presto: «Da quando sono subentrati i procuratori non siamo più riusciti a portare i campioni tra noi. Bellissimi i ricordi legati alle trasferte. Oltre a quelle a Milano epocali sono state la finale di Champions dell’era Berlusconi, la prima nel 1989 a Barcellona dove abbiamo vinto con lo Steaua Bucarest. Poi nel ’90 siamo stati in pullman a Vienna dove abbiamo vinto con il Benfica. Nel ’93 e nel ’94 siamo andati in aereo a Monaco dove abbiamo perso con il Marsiglia e ad Atene dove abbiamo trionfato con il Barcellona. Anni d’oro quelli di Berlusconi. Speriamo che con i cinesi le sorti cambino».

A pesare sulle spalle del Milan Club anche i costi proibitivi dei biglietti. «Per le partite di casa ci appoggeremo a un altro Milan Club più numeroso del nostro - chiude Chessorti - E speriamo di ricominciare a vincere».

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