Erba, gas tagliato nel condominio
«C’è l’accordo per pagare a rate»

Secondo l’amministratore domani potrebbe sbloccarsi la situazione

«Siamo vicini a un accordo per la rateizzazione della fattura. Incrociando le dita, già lunedì potrebbero sbloccare la caldaia».

Dopo cinque giorni al freddo, domani al condominio Nuova Incino potrebbero ripartire i caloriferi: a dirlo è l’amministratore Mauro Ripamonti, impegnato da mercoledì scorso in un braccio di ferro con la torinese Sistema Energia Italia, la società fornitrice del metano che ha fatto piombare la caldaia in attesa del saldo di una fattura. Ieri anche il sindaco Veronica Airoldi ha chiesto a gran voce di riattivare al più presto la fornitura.

La storia è ormai nota. Stando alla versione dell’amministratore e dei condomini, la fornitura del metano sarebbe stata sospesa a fronte del mancato pagamento di una fattura da seimila euro emessa a gennaio: in passato il condominio ha sempre pagato le fatture a rate, ma da quest’anno la società avrebbe preteso il saldo in un’unica soluzione. Interpellata da “La Provincia”, Sistema Energia Italia non è scesa nei dettagli limitandosi a confermare l’esistenza di una pendenza economica e di una trattativa legale in corso.

Certo è che mercoledì pomeriggio la caldaia è stata piombata e da quel giorno cento famiglie (circa cinquecento persone) sono rimaste al freddo, un problema soprattutto la sera e di prima mattina. Qualcuno si è organizzato recuperando una stufetta, altri restano in attesa di una soluzione. Venerdì mattina la pratica era passata nelle mani degli avvocati che rappresentano il condominio e la società.

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