Erba, no a Fratelli d’Italia in consiglio
Doccia fredda per Ghislanzoni

Il segretario generale e il presidente dell’assemblea scrivono all’ex vicesindaco e a Ciceri

A Palazzo Majnoni non c’è spazio per Fratelli d’Italia.

Mercoledì l’ufficio segreteria del Comune ha comunicato a Claudio Ghislanzoni e Luisella Ciceri l’impossibilità di costituire un nuovo gruppo legato al partito di Giorgia Meloni.

«Sono esterrefatto - commenta Ghislanzoni - si aggrappano a giustificazioni molto deboli; spero di chiarire al più presto la situazione, in caso contrario mi riservo valutazioni sul da farsi». La storia inizia il 16 gennaio quando Ghislanzoni e Ciceri lasciano la civica “Erba prima di tutto” e annunciano la costituzione del gruppo Fratelli d’Italia; lo stesso giorno Matteo Redaelli, presidente dell’assemblea, trasmette la comunicazione ai consiglieri e annuncia l’avvio del relativo iter .

«Arriviamo a mercoledì - racconta Ghislanzoni - quando ricevo inaspettatamente una mail firmata dal segretario Giacomo dell’Olio e dal presidente Redaelli con la quale si contesta la possibilità di accogliere la nostra richiesta».

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