In giro a scattare fotografie a Barni
E l’invasione digitale sbanca il web

La sfida era di immortalare angoli del paese e panorami da postare online

#Invasionidigitali ieri in paese: era questo l’hashtag della giornata per Barni, in diversi hanno raggiunto il piccolo centro muniti di macchina fotografica per rendere social i luoghi più belli. L’invasione, seppur limitata per il tempo incerto, c’è comunque stata e se il frutto di questo particolare turismo è sfociato in rete, non è mancato anche un turismo enogastronomico che ha svuotato i ristoranti e la dispensa della Pro Barni.

«Siamo molto soddisfatti, per noi era il primo appuntamento di questo tipo e abbiamo avuto una bella risposta – spiega Giulia Caminada dell’organizzazione -. Certo se il tempo non era tanto incerto, con anche qualche goccia di pioggia, poteva esserci ancora più gente, ma lo riteniamo un bel successo. Per la visita del paese con cicerone Marco Fioroni che raccontava la storia dei luoghi c’era un bel gruppo di trentasette persone, tutte molto interessate e attente, ma poi durante tutta la giornata in paese è arrivata comunque gente in diversi casi anche da lontano».

Obiettivo delle macchine fotografiche le strade del borgo e le foto formato poster presenti sui muri con la quarantina di residenti rappresentati proprio da Giulia Caminada con un oggetto della tradizione: Barni è infatti una mostra fotografica permanente a cielo aperto. Si è quindi raccontato il lavoro dietro il “Paese in posa”, quali sono gli oggetti della tradizione, poi naturalmente la storia di Barni e i suoi luoghi d’interesse come la chiesa romanica di San Pietro e Paolo. L’obiettivo della particolare proposta di “Invasioni digitali”: www.invasionidigitali.it è di invadere una località, un museo, un luogo d’interesse e poi divulgarlo attraverso i social network.

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