Addio Nino, geniale giardiniere
Villa Melzi la sua casa da 50 anni

Si è sentito male mentre andava ai funerali della sorella in Svizzera Aveva vinto il premio Maestro d’arte. Il conte Scotti: «Era come un padre»

Era il giardiniere di Villa Melzi, da circa cinquant’anni a Nino Gandola si deve la bellezza di questo angolo di paradiso.

Ha salutato sabato i suoi giardini, accarezzato la statua del duca Tommaso Gallarati Scotti, ricevuto i complimenti e stretto le mani dei presenti. Domenica era atteso in Svizzera per il funerale della sorella e proprio in questo viaggio si è sentito male, il ricovero per problemi cardiaci a Losanna. È morto martedì. Aveva 77 anni, ha segnato un’epoca per Bellagio.

Nel 2016 aveva ricevuto il premio Maestro d’arte e mestieri creato dalla Triennale di Milano, dalla Scuola internazionale della Cucina Italiana e dalla Fondazione Cologni.

Con lui nei giardini lavorava la compagna, scomparsa alcuni anni fa, non aveva figli, solo la sorella purtroppo scomparsa appunto negli scorsi giorni e i nipoti. I funerali si terranno venerdì alle 15,30 nella cappella privata di Villa Melzi, quella cappella da lui allestita più volte per le celebrazioni, sarà l’occasione di sicuro per un ultimo saluto ai “suoi” giardini.

Il ricordo su La Provincia in edicola giovedi 11 aprile

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