Auto contro cervo sulla provinciale. È il settimo incidente in dieci giorni

Argegno Il conducente non si è fermato: se rintracciato, incapperà in una sanzione amministrativa. L’animale è deceduto. Testa: «Serve massima attenzione, la velocità è alla base di molti impatti»

Un altro incidente con un ungulato è avvenuto ieri attorno alle 5.30 lungo la provinciale 15 che collega Argegno a Schignano, Cerano e Castiglione d’Intelvi, con la corsia di marcia salendo da Argegno, sotto Sant’Anna, occupata sino alle 8.30 dal giovane cervo - una cinquantina di chili di peso, 7/8 mesi d’età - poi deceduto nell’impatto e rimosso dalla polizia provinciale (sul posto anche gli addetti di Villa Saporiti che si occupano di questa provinciale). Dell’auto sono rimasti solo alcuni frammenti sulla sede stradale.

I precedenti

Il conducente non si è fermato e se rintracciano è destinato dunque ad incappare in una sanzione amministrativa (da 78 a 311 euro o da 389 a 1559 euro a seconda della dinamica e del comportamento del conducente). Torna dunque di stretta attualità il tema degli impatti con la fauna selvatica, con il comandante della polizia provinciale Marco Testa che, a corredo dello schianto di ieri mattina, ha dato conto di sette incidenti rilevati negli ultimi dieci giorni dalla polizia provinciale, raccontando anche un dettaglio circa un incidente avvenuto la scorsa settimana nel tratto di Regina tra Carlazzo e Porlezza.

Nel dettaglio, una “Renault Clio” - come certificato poi dalle immagini di un sistema di videosorveglianza privato - ha centrato a notte fonda un giovane cervo a una velocità attorno ai 130 chilometri orari, scaraventandolo ad una trentina di metri di distanza e lasciandolo poi nel bel mezzo della sede stradale, con il pericolo concreto di poter causare altri incidenti, ad esempio a seguito del passaggio di una moto. L’auto non è stata rintracciata, con il comandante della polizia provinciale che ancora una volta rimarca come «la velocità sia alla base di un numero rilevante di questi impatti, soprattutto nei punti dove si sa che può esserci la presenza a bordo strada di fauna selvatica. Per questo occorre prestare la massima attenzione».

Peraltro, in questo periodo dell’anno, si notano spesso cervi ai margini delle strade alla ricerca di cibo, incuranti del traffico e dei mezzi in transito, statale Regina inclusa. Ne è un esempio l’esemplare adulto abbattuto nei giorni scorsi sempre ad Argegno, caduto da un’altezza rilevante ai margini della statale. Per abbatterlo si è reso necessario interrompere brevemente anche il traffico, con l’ausilio della polizia stradale.

I numeri

Alla voce cervi, il comandante della polizia provinciale ha spiegato che nel 2021 (ultimo dato disponibile) sono stati rilevati 43 incidenti, 18 dei quali concentrati proprio nel comprensorio delle Prealpi Comasche. Quindici hanno invece interessato l’Alto lago. Numeri che lo scorso anno sicuramente sono stati ulteriormente ritoccati al rialzo. Il concetto di fondo - ripetuto da Marco Testa - è che «allontanarsi dopo un impatto con la fauna selvatica oltre a infrangere il Codice della Strada rischia di portate in dote un’ulteriore situazione di pericolo».

Basta dunque comporre il 112 e attivare così la procedura per avere poi anche un riscontro - con annesso verbale - ai fini assicurativi e di rimborso del danno. È Regione Lombardia a erogare il dovuto, con la domanda che deve essere presentata entro 30 giorni dalla data dell’incidente, corredata da verbale delle autorità, foto e fattura o preventivo di riparazione del danno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA